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Nude sì ma sotto la doccia

LA CENSURA E IL COMUNE SENSO DEL PUDORE
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

la censura e il comune senso de pudore in nome del popolo italiano

È un racconto svolto come un auto-intervista sugli anni del boom economico visto sotto due luci: quella della censura di Stato e della Chiesa, dura, caparbia su cinema, fumetti, teatro, canzonette e quella mai applicata sui grandi scandali, ovvero l’aeroporto di Fiumicino i tentativi di golpe, il piano Solo ideato dal generale De Lorenzo o quello di Valerio Borghese.

Il titolo ricorda il permesso concesso dai censori di filmare una donna nuda, purché di spalle e sotto la doccia.
Con questo scritto desidero rispondere alle tante domande che nel corso degli anni mi sono state rivolte sul tempo del nostro indimenticato vissuto, in altre parole il millenovecentosessanta e i quattro anni seguenti. Furono, in realtà, giorni meravigliosi dove era permesso coltivare sogni e molte volte realizzarli; dove le macerie della guerra si andavano lentamente cancellando per fare posto a costruzioni un poco dozzinali ma comode, spaziose, riscaldate ed era meraviglioso svegliarsi sapendo che in cucina c’era del pane per tutto il giorno e del riso e un bicchiere di vino per tirarsi su il morale. Fuori, puntuale, avremmo trovato il tram per portarci al lavoro.
  • Editore: Ass. Culturale Il Foglio
  • Collana: La cineteca di Caino
  • Data di Pubblicazione: febbraio 2020
  • EAN: 9788876068041
  • ISBN: 887606804X
  • Pagine: 310
  • Formato: brossura
  • a partire dal 20 marzo 2020.

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