• Luce e Colore

Massimo Girotti

MASSIMO GIROTTI_ (  Mogliano ( Macerata), 18 maggio 1918 / Roma 5 gennaio 2003). Attore.

Studente della facoltà di Giurisprudenza, come moltissimi attori e registi di quel periodo, Massimo Girotti   affianca ad una intensa attività sportiva ( pallanuoto, nuoto, ippica, canotaggio) gli studi di recitazione con la maestra Teresa Franchini (1877 / 1972). Dopo un relativamente breve apprendistato in compagnie minori, viene notato da Mario Soldati che gli affida un piccolo ruolo in Dora Nelson 1939, non presente nei titoli di testa). E’ l’inizio di una luminosa carriera che troverà  grande conferma solo due anni dopo, nel 1941, quando interpreta uno dei ruoli da protagonista nella Corona di ferro, di Alessandro Blasetti. E’ un attore molto amato dalle donne al punto di fare una seria concorrenza ad Amedeo Nazzari. In particolare,  dopo l’interpretazione di Gino in Ossessione di Luchino Visconti, nel 1943. Al pari di Amedeo Nazzari, Massimo Girotti è da considerarsi uno dei divi più importanti del cinema italiano, prima e dopo la Seconda Guerra mondiale. Basti ricordare qualcuno dei registi  che lo ha scelto per il suo talento: Rossellini, Gallone, De Santis, Germi, De Sica, Jean Renoir, Ferreri, Scola….; amato dal pubblico, qualunque fosse il ruolo che gli veniva affidato, ricevette moltissimi premi; ricordo i due Nastri d’Argento vinti in carriera, come attore non protagonista nel 1949 ( La città si difende, regia di Pietro Germi)  e nel 1981 ( Passione d’amore, regia di Scola) e il Nastro d’argento come miglior attore protagonista per la Finestra di fronte di Ferzan Orzpeteck, nastro dedicato alla memoria per la morte  per  crisi cardiaca dell’ attore avvenuta qualche mese dopo la fine della lavorazione del film . Aveva più di ottanta anni. Credo sia importante ricordare la sua militanza politica di sinistra  e dell’impegno profuso per promuovere la rinascita del cinema italiano dalle rovine della guerra,  assieme ad un gruppo di grandi uomini quali Pietro Ingrao, Giuseppe De Santis, Antonello Trombadori ed altri.

Fu uomo schivo e riservato. Per saperne di più, consiglio la lettura del libro di Giulia Alberigo, ” Corpo gentile” dove Girotti, in una lunga intervista, confessa alcuni aspetti intimi mai resi pubblici.

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