• Luce e Colore

Mariella Lotti

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MARIELLA LOTTI_ (Anna Maria Pianotti, all’anagrafe di Busto Arsizio, nata il 27 dicembre 1921 – 2006) attrice italiana

Le grandi dive del periodo fascista erano quasi sempre dotate di un corpo rotondetto, di un viso paffutello e di una – se possibile – quarta misura di seno perché dovevano conquistare gli uomini anche con la “garanzia” di possedere un corpo adatto alla maternità. Mariella Lotti non rientra in questa definizione estetica  di donna: è, al contrario,  alta, fascinosa,  magra, bionda, altera.  E piace; i ruoli di principessa, nobildonna, figlia del doge e quant’altro purchè appartenenti alla parte nobile della società sono i suoi. Si  racconta che non amasse recitare con bruschi movimenti del capo per non scomporre la pettinatura e  che preferisse le pose statuarie per mettere bene in evidenza la raffinata bellezza del suo collo.

Al cinema arriva come per  seguire il cammino della sorella Carola, un cammino povero di successi; e forse per questa ragione, Mariella Lotti frequenta prima il Centro di Cinematografia, ovvero “ impara” ad essere attrice, ed anche a sopportare con grazia mai più ritrovata in altre interpreti, pettinature al limite del ridicolo e abiti così stretti da impedirle, quasi di respirare. Era l’esaltazione e la vittima predestinata e la felicità del maggior costumista del tempo Gino Carlo Sensani. All’inizio degli anni quaranta, Mariella Lotti è la terza più acclamata diva “ bionda” del cinema fascista; le altre due sono Vivi Gioi e Vera Carmi. Ma sarà anche in grado, nel film considerato il suo capolavoro Fari nella nebbia ( 1942, Franciolini) di calarsi nel ruolo di una inquieta moglie di un camionista, che insegue amori fuori dal matrimonio e lo fa con pettinature quasi volgari e i dimessi abiti della povertà. Molto probabilmente Mariella Lotti subirà più di altre attrici il violento cambiamento della società italiana nel dopo guerra, quando le verranno offerti film poco interessanti sino a costringerla – quasi – a ritirarsi dal grande schermo,  a favore della famiglia e del silenzio.

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