• Luce e Colore

Isa Pola

Isa Pola (all’ anagrafe Maria Luisa Betti di Montesano: Bologna 19 dicembre 1909 / Milano 17 dicembre 1984) Attrice di teatro, cinema e televisione. Bella, formosa, unisce ad un tipo di bellezza tipicamente italiano quello che i maschi italiani del tempo desideravano nel comportamento femminile, purchè la donna non fosse loro moglie, o madre, o sorella e cioè  il fascino perverso, la capacità di sedurre senza essere sedotta, il tessere trame  intorno all’uomo che la desidera per poi concedersi o non concedersi seguendo il proprio capriccio. In una espressione frequentemente usata negli anni trenta: essere una maliarda rubacuori. Maria Luisa Betti ha le dodi fisiche per esserlo e  – sin da giovanissima -  ha la passione per la recitazione e per il cinema. Riesce così ad esordire a soli  diciannove anni nel film muto di Alfredo De Antoni Boccaccesca, quasi una semplice presenza, ma pochi mesi dopo è gia co-protagonista in Myrian di Enrico Guazzoni. Siamo alle soglie del cinema sonoro; Gennaro Righelli le affida, nel 1930  il ruolo di Anna ne La canzone dell’amore. Molto probabilmente a causa del successo riscosso dal  primo film sonoro del cinema italiano Isa Pola diventa assieme a Dria Paola ( la protagonista de La canzone dell’amore)  la prima vera diva del cinema italiano. Isa Pola è molto bella ma è soprattutto molto fotogenica e possiede anche una  voce fresca, gradevole, lontanissima dalla tradizione languida e svenevole delle prime donne – già un poco attempate – del cinema muto. E’,  infine, una donna intelligente capace anche di sgusciar fuori dal ruolo di maliarda e seduttrice per presentarsi come madre o come accorta e seria” signorina dei telefoni”. Nei primi anni trenta, la sua carriera è un susseguirsi di grandi successi; lavora con registi di talento e con i migliori attori  ( Gino Cervi, Rossano Brazzi, Fosco Giachetti) sempre bravissima, che  si tratti di rappresentare donne perfide ed insaziabili, moglie virtuose  o traditrici come nel film di De Sica I bambini ci guardano ( 1944), dove interpreta in modo superbo il ruolo della moglie che non esita ad abbandonare marito ( Luigi Cigoli)  e figlio ( Luciano De Ambrosis)  per seguire il proprio amante.

Isa Pola è stata anche splendida attrice di teatro. Tragedie, commedie, anche teatro leggero, che la vide al fianco di Enrico Viarisio nella rivista La città delle lucciole.

Nel dopoguerra continuerà  ad essere donna fatale, signora cinica  e senza cuore e a frequentare il teatro con attori importanti come Nino Besozzi, Franco Scandurra e ad affrontare testi contemporanei come Gli indifferenti di Luigi Squarzina, tratto da Moravia,  Giorni che rinasceranno di Francesco Jovine. In seguito è con Franco Volpi, Ernesto Calindri e Giulio Stival, una Compagnia capace di spaziare da Rattigan ( Il cadetto Winslow) alla rivista. Tornerà sullo schermo, per l’ultima volta in Amore e chiacchiere (1957) di Alessandro Blasetti.

SEGUE FILMOGRAFIA

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