Le sorprese del divorzio_1939
Original title: LE SORPRESE DEL DIVORZIO
Regia – Direction: GUIDO BRIGNONE
Aiuto regia – Assistant director: Giuseppe Fatigati
Produzione – Produced by: SCALERA FILM
Direttore di produzione – Production manager:
Soggetto – Writing: dalla commedia “ Les sourprise du divorce”
Sceneggiatura – Screenplay: Tomaso Smith, Guido Brignone
Cast: Armando Falconi ( è Leopoldo Bourganeuf), Filippo Scelzo ( è Enrico Duval), Bice Parisi ( è Gisella Bonivard), Tiziana Calvi ( è Diana), Sergio Tofano ( è Fernand Corbulon), Carlo Romano ( è. Champeaux), Olga Pescatori ( è Gabriella Bourganeuf), Guglielmo Barnabò ( è il cameriere Alberto), Guido Celano ( il cameriere Giovanni ), Gemma Bolognesi ( è Vittoria, la cuoca di casa Duval), Angelo Bandini, Nando Bruno, Vasco Creti, Luigi Erminio D’Olivo, Mary Dumont, Walter Grant, Barbara Malè, Lina Marengo, Alfredo Martinelli, Alfredo Menichelli
Fotografia – Director of photography: Massimo Terzano
Operatore – Camera operator: ?
Musica – Original music: Alberto Mancini
Montaggio – Editor: Giuseppe Fatigati
Scenografia – Set decoration: Gustavo Abel
Costume – Costumes: ?
Pittore – Interior decoration: Antonio Valente
Trucco – Makeup: ?
Suono – Sound: Giuseppe Caracciolo
Formato – Film negative format: mt 2391 bn 35mm
Durata, Runtime: ?’ ca
Distribuzione – Distribution: SCALERA FILM
Data di uscita – Release date: 1 aprile 1939 (v.c. n. 30559 del 31.03.39)
Genere, Genre: commedia
Trama-Plot: Un giovane francese divorzia a causa di una suocera troppo invadente. Per il secondo matrimonio, e per mettersi al riparo dai guai, sposa la figlia di un vedovo. Ma il caso vuole che il vedovo si innamori e sposi la sua prima suocera. Morale: altro divorzio.
1. Note-Notes: Guido Brignone riprende in questo film una storia da lui già sceneggiata e diretta nel 1923.
2. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ Il teatro è teatro e non può diventare cinematografo. Il soggetto è vecchio di quasi cinquanta anni, fioco esemplare del più fioco e sdrucito teatro francese d’anteguerra (…) è immorale, è soprattutto lontano da noi e dalla vita come la terra dalla luna. Ed è poi recitato: recitato dal principio alla fine.(…) Peccato perché quando ne secondo tempo, lasciate le troppo ambiziose arie di quella Parigi di maniera, la vicenda è portata in un mondo più respirabile, e regista, attori e tecnici toccano terra, o credono di toccarla, qualche segno di freschezza fa capolino: qui pare che un “tono” si sia finalmente trovato e c’è anche qualche momento cinematografico schiettamente e sinceramente espresso.” ( Mario Puccini, in Film, 1° aprile 1939)
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Data nascita: 6 dicembre 1886, Milano (Italia)
Data morte: 6 marzo 1959, Roma (Italia)
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