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Suor omicidi, trama e note

SUOR OMICIDI: Il Cast
Genere
Genre:
dramma/horror

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Trama-Plot: In un cronicario belga strani omicidi portano l’attenzione verso la caposala, suor Gertrud. Gertrud è stata operata al cervello e dichiarata guarita, ma lamenta gravi disturbi fisici e  psichici. Soffre di incubi; è dipendente dalla morfina  che considera un modo per cercare Dio e scontare i propri peccati, perché sotto l’effetto della droga vive incubi terribili. Per procurarsi la morfina, non esita a rubare alle ricoverate piccoli gioielli, anelli, che trasforma in denaro durante le sue visite a Bruxelles. In quelle visite, lasciata la tonaca, Gertrud vive stati di euforia che la portano a cercare anche rapporti sessuali con sconosciuti; ma la situazione precipita: Il medico si rifiuta di prescriverle altra droga; Gertrud riesce a farlo licenziare ma non occorre molto al nuovo arrivato per scoprire che la caposala è una morfinomane. Interviene allora la consorella Mathieu che circuisce il medico. Ancora altri delitti;  Gertrud, ritenuta l’assassina, viene tolta dal cronicario. Ricoverata in un convento e rinchiusa in una cella, la monaca viene avvelenata dalle consorelle. Si saprà, poi, che l’assassina non era lei, ma una suora sua compagna di lavoro e di stanza, la quale finirà i suoi giorni in un manicomio.

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1. Note-Notes: Hanno collaborato al film: Giancarlo Battaglia, assistente operatore; Tiziana Oppedisano, segretaria di edizione; Mariella Vari segretaria di produzione; Patrizia Oppedisano, 1° assistente al montaggio.

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2. Note-Notes: In Germania: Geständnis einer Nonne (18.04.80 – 81′) Stati Uniti: Killer nun (90′) Spagna:  Suor Omicidi (90)
3. Note-Notes: U.S.A: “LURID & GORY! Frenetically Illustrates The Viciousness Of Religious And Sexually Driven Bigotry” (New York Daily News ) “Explicit And Graphically Sadistic” (All Movie Guide)

4. Note-Notes: Parigi: Finalment, “Suor Omicidi” pêche par orgueil et n’a pas les épaules qu’il aimerait avoir. Du moins, avec un titre pareil. On s’attend à des meurtres, mais on a un mélange tiède d’horreur, de thriller, et de drame, etc… La Bible est bien plus violente et intéressante ! Pas réellement désagréable à regarder, bien que souffrant de quelques longueurs, on n’en retiendra malheureusement pas grand-chose, si ce n’est la jolie Paola Morra, malheureusement sous exploitée. Reste qu’avec un peu d’imagination, on sera peut être content de se dire que comme nous, les Soeurs font l’amour, se prostituent, se droguent, tuent… Des filles normales quoi ! Un film à réserver aux accros de la soutane et des pets de nonnes. A la rigueur, si vraiment vous n’avez pas grand-chose à faire par un dimanche après midi pluvieux… après la messe.( anonimo, 2002)

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5. Note-Notes: Suor Omicidi si avvale di un racconto scritto e modellato con intelligenza, in grado di fondere insieme l’atto di accusa alle istituzioni cattoliche con una struttura narrativa che incastra sapientemente il giallo all’italiana e l’horror. E se la Ekberg offre un’ottima interpretazione, così come tutto il resto del cast, è nelle sequenze degli omicidi, lisergiche e musicalmente trascinanti, che Berruti dimostra un talento visivo fuori dal comune, degno del miglior Argento. Se non siamo ai livelli del sopraffino shock psico-visivo del sopracitato The Devils, Suor Omicidi, nel suo attacco frontale alla morale imposto attraverso le linee guida di un cinema che ha ben chiare le proprie coordinate, è un’opera di indubbio impatto scenico e di assoluta maturità culturale. Anche per la sua capacità di andare oltre al facile erotismo di facciata e di non affondare nelle paludi del soft-core (come invece fanno film dello stesso filone, ad esempio La vera storia della Monaca di Monza di Bruno Mattei, 1980), sebbene alcuni elementi (il suggerito amore lesbico, lo “stupro” ai danni di un paziente) se ne avvicinino, ma senza alcun scivolone, nè scatologico nè tautologico, nel cattivo gusto. Berruti, co-sceneggiatore, montatore e aiuto regia in Hanno Cambiato Faccia e Baba Yaga di Corrado Farina, e regista di Noi siam come le lucciole (1976), ha come detto abbandonato il mondo del lungometraggio di fiction dopo il calvario di Suor Omicidi ed è incredibile notare come il cinema italiano, in questi anni, autocontorcendosi nella propria infinita crisi, abbia perso per strada un regista dalle simili potenzialità. Resta la necessità di un’opera alloglotta da recuperare in ogni modo, per inclinare finalmente lo sguardo alla periferia del cinema mainstream di cui quotidianamente abbiamo visione, una visione spesso anestetizzante. (Alessio Gradogna, Sentieri Selvaggi, 11/10/2006 )

CAST   TECNICO  COMPLETO

DISPONIBILE IN DVD VERSIONE INGLESE

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