• Corto in Vacanza

Serata tropicale

…A Raiatea


Per la prima volta (e probabilmente l’ultima) Tahitian Princess è ormeggiata sulla banchina d’onore a Uturoa la “grande città” perché il mare è molto mosso. Nella maggior parte del tempo, la nave resta ancorata al largo. Tanto per risparmiare, perché al largo il costo di ancoraggio è praticamente nullo. E’ bello poter scendere a terra e ritornare a bordo, senza essere obbligati a prendere le imbarcazioni di salvataggio (ed è soprattutto più veloce).
Come ogni volta passo sotto il metaldetector senza che nulla accada; non il minimo allarme, nessun segnale luminoso mentre io ho quasi 1 kg di metallo nel ginocchio, tanto quanto il peso di un fucile mitragliatore. A terra, abbiamo potuto rivedere e salutare Jackie che è riuscita a lasciare il vicino ospedale, dove lavora.
Raiatea era il centro religioso di tutta la Polinesia, comprese le Hawaii e la Nuova Zelanda, conosciuta tanto quanto Tahiti e Bora Bora. Oggi non conta più di 10000 persone. Il porto e gli edifici che ospitano una dozzina di negozi e sono in stile “Luisiana” del tempo in cui i coltivatori americani cercarono di introdurre la coltivazione del cotone. Progetto fallito. Stasera è “serata tropicale,” Jackie ha anche offerto di Michéle una magnifica corona di fiori freschi, da indossare a mo’ di corona. Ogni tanto penso che ci stiano prendendo in giro e che si divertano non poco alle nostre spalle.Comunque…Approfitto del fatto che la nostra nave è ancorata in modo da permettere di scattare un buon totale del terminal, anche se notturno.

I negozi (di fronte) il mercato (in fondo a sinistra) e le capanne che sono gli alloggi degli artigiani (il tetto è fatta con foglie di noce di cocco). La foto è stata scattata dal ponte 10 (il più alto della nave).

Al fine di armonizzare i colori “discreti” e le nostre camicie di pareo le “mises” delle mogli, Claude e Roswitha ( questa sera è il suo compleanno), ci siamo incontrati nella cabina dei nostri amiciper bere una buona bottiglia di champagne. Poi siamo scesi al ponte 5 nella sala da pranzo., ove abbiamo trovato il nostro amico americano. Serata con danze polinesiane. Ecco alcune foto ” solo per gli occhi “. Michèle ha superato se stessa accettando di sedersi sulle ginocchia di un ballerino immerso nel suo sudore, per la “foto ricordo”

A notte, dopo lo spettacolo, , in attesa della partenza del Tahitian Princess, abbiamo fatto un giro al buffet allestito ai bordi della piscina. Lo spettacolo ci è stato offerto dagli americani che mangiano, mangiano, e mangiano ancora una volta frutta, ghiaccio e tutto ciò che cade sotto le loro mani. Questa è l’occasione per scattare foto di sculture di verdure molto apprezzate dai croceristi. Un ultimo sguardo alla piscina per salire le scale sino a raggiungere il punto più alto, e gettare la corona di fiori in mare. Secondo la tradizione (?), se la corona raggiunge la spiaggia, potete programmare un futuro viaggio in Polinesia, se va verso il largo, afgfio alle isole. Ma la barriera corallina è grande e i passaggi verso il mare aperto stretti: dunque, ritorno assicurato. Questa usanza mi ricorda tanto la monetina da gettare nella fontana di Trovi, a Roma)

Domani Bora Bora. Indovinello: Cosa scopriremo su questa nuova isola? Noci di cocco, piantagioni di vaniglia, banane, ostriche perlifere, o altre cose ancora?

FOTO E TESTO DI FRANCOIS BARETTE©

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