E’ il 1924; l’ Europa è ancora immersa nelle difficoltà e nei rancori di un lungo dopoguerra, tanto da far escludere la Germania dai Giochi Olimpici; ma sono anche  anni di invenzioni e di scoperte: La plastica, ad esempio o il frigorifero, destinato ad divenire una immagine cult del cinema americano. In Italia, trionfa la 501 per la gioia dei benestanti. Il cinema va riflettendo su se stesso per decidere se essere o non essere arte. Nasce l’impressionismo con sostenitori e valide Scuole in Germania ed in Francia.

Renè Clair è ai suoi esordi come regista e gira, proprio negli anni delle Olimpiadi del 1924, il Paris qui dort, una storia fantastica su una Parigi deserta; ma la Parigi degli atleti non è deserta e il frigorifero non soccorre ancora chi è costretto a gareggiare con temperature insopportabili. I contendenti vanno in scena dal 4 maggio al 27 luglio. La partecipazione è massiccia: 3075 partecipanti in rappresentanza di 44 paesi. La città li ha accolti, ed è la prima volta, in un villaggio costruito apposta per loro. Così come è la prima volta di uno stadio capace di accogliere 60.000 persone e una piscina olimpica lunga 50 metri.
In quella piscina, Jhonny Weissmuller strabilia il mondo.
E’ primo nei cento stile libero con il tempo di 59’’ per la prima volta sotto il minuto, battendo il già campione olimpico, l’altro americano Duke Kahanamoku, cui viene attribuita l’invenzione del surf moderno. Jhonny vince anche i 400 metri stile libero davanti allo svedese Arne Borg. La terza medaglia d’oro la conquista come staffettista nella 4×200.
Quattro anni dopo, è ancora lui il più forte nel 100 stile libero alle Olimpiadi di Amsterdam del 1928, dove stabilisce il nuovo record in 58,6’ davanti a Istvan Barany, ungherese. La seconda medaglia d’oro la conquista come staffettista nella 4×200. Una di bronzo, nella palla a nuoto completa il suo carniere olimpico.
Ancora non è Tarzan, ma il mondo dello spettacolo non può ignorarlo. Gli viene offerta una particina nel musical Glorifying the American Girl del 1929 ( film nello stesso anno), lavora in numerosi cortometraggi sportivi ed ha un contratto con la BVD per la pubblicità di costumi da bagno e biancheria intima. Ma è tempo, per lui, di impersonare il re della giungla.

Il primo Tarzan

Johnny Weissmuller
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Johnny Weissmuller, i film
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Scritto da Giulio Berruti domenica, 4 novembre 2007 alle ore 09:35 [Permalink]