Dett., Partic., uso del
I Dettagli ed i Particolari, sono elementi importanti, importantissimi nella storia di qualunque film, ma si spiegano da soli. Significa arrivare ad un particolare significativo del racconto anche senza il sostegno della parola. Immaginate, ad esempio, un uomo che sale le scale a FI. Poi, a stacco, il dettaglio della mano che impugna la pistola. Abbiamo così suggerito allo spettatore che quell’uomo è pronto ad uccidere o a difendersi. Nel film di Dreyer Giovanna D’Arco (1928), le didascalie iniziali inserite per confermare la veridicità degli interrogatori alla Pulzella, sono alternate da una mano che sfoglia libri antichi, certificando così la veridicità di quanto affermato nelle didascalie.
Altre volte, il dettaglio viene inserito per creare sorpresa, o sconcerto, ovvero aiutano lo spettatore a “vedere” qualche cosa che gli era sfuggita. Sergio Leone fa un uso sapiente dei dettagli. E pensate ad Alfred Hitcktock, a Psycho al dettaglio dello scarico della vasca e dell’occhio dell’uccisa. Vi è infine un modo raffinato di lavorare su un dettaglio senza “staccare” sul dettaglio. Nel film Il sospetto (1941)Alfred Hitcktock vuole orientare l’attenzione dello spettatore su di un bicchiere di latte che forse è avvelenato. Ma non lo fa utilizzando il dettaglio. Inserisce invece una luce nel bicchiere del latte, orientando così l’attenzione dello spettatore su un dettaglio che è solo una parte del totale.
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