In collaboratori sul set, fornivo un quadro generale della composizione della troupe. Credo sia opportuno, per maggiore chiarezza e perché molti ne hanno fatto richiesta, specificare ed illustrare in modo più approfondito, reparto per reparto, le funzioni delle persone che concorrono a formarlo. Cominciamo, com’ è logico, dalla produzione. E dalla sua figura principale, quella del Produttore o della Casa di produzione. E’ la società che decide la realizzazione di un film. Negli USA, la grandi Majors, veri mostri sacri, in grado di tenere sotto contratto attori, sceneggiatori, registi ed obbligarli a girare quello che il Consiglio di amministrazione riteneva più consono al mercato. La storia di Hollywood trabocca di feroci diatribe su contratti capestro, esigenze artistiche, miti costruiti e distrutti in una notte.
In Italia. L’industria cinematografica nasce fra il 1903 e il 1908 sulla scorta di tre importanti case di produzione: la Cines di Roma, l’Ambrosio di Torino e l’Itala film. A differenza della grandi Majors statunitensi la creazione di una Casa, in Italia, si identifica soprattutto nella figura di un produttore, di un uomo, di una personalità capace di destreggiarsi abilmente con Banche, distribuzione vendite all’estero, attori e quant’altro mantenendo anche una capacità non comune di “annusare” il mercato e quindi di anticipare gusti e preferenze del pubblico. I nomi sono tanti, e tutti prestigiosi.

Ricordo: Carlo Ponti, Dino De Laurentiis, Alfredo Bini, Alberto Grimaldi, Mario Cecchi Gori, Franco Cristaldi, Angelo Rizzoli. Queste persone riuscivano a convincere registi, attori, sceneggiatori a seguire i loro consigli, non tanto per ragioni contrattuali quanto per abilità manageriale, amicizia, sensibilità. Doti personali ma affinate, per molti di loro, dall’aver affrontato in diretta le difficoltà ed i problemi del set, nel compito di produttore esecutivo. Il produttore esecutivo è colui che presiede direttamente e in prima persona alla realizzazione del film. Dopo aver controllato ed approvato il consuntivo, valuta il cast sia tecnico che artistico, ed approva in Piano di lavorazione. Il suo compito principale è quello di “rimanere” nei costi preventivati ma anche e soprattutto quello di controllare nella proiezione dei giornalieri la qualità del film in modo da intervenire a correggere e migliorare il prodotto finale.

Scritto da Giulio Berruti lunedì, 17 settembre 2007 alle ore 11:03 [Permalink]