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Il bello della diretta…

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…E’ STARE SEDUTI IN CABINA DI REGIA

Dal Devoto Oli: Trasmissione d. (o la diretta s.f.), quella effettuata dal vivo contemporaneamente all’evento senza suoni o immagini registrati in precedenza.

Abbiamo già parlato del montaggio in macchina. Del provare a girare in sequenza, calibrando inquadratura e durata e della sua costruzione a priori e del piacere di vederne la riuscita.
Con l’inizio delle partite di calcio, il montaggio in macchina accompagna sugli schermi dei nostri televisori il suo fratello maggiore, ovvero la ripresa in diretta. E lo fa con una frequenza tale da permetterci di approfittarne e di andare a lezione giustificando così anche la ragione del nostro tifo. Oltre al tifo, è per noi è un’ottima esercitazione dal vivo. Più facile – sotto un certo aspetto – di un tema di fantasia, visto che la sequenza prevede e chiede di seguire il pallone, e i giocatori che vanno a rete o che si difendono. Più facile anche perché il posizionamento delle telecamera avviene prima dell’evento e quindi ci permette di controllare, in una certa misura, la resa della diretta.
La sequenza, dal punto di vista tecnico, è inoltre quasi sempre ripetitiva, ovvero: totale, totale più ravvicinato quando l’azione si avvicina alla rete, figura intera nei contrasti, totale ravvicinato sul cross e sul tiro.
Dopo, primo piano dell’ attore del tiro, o del portiere che ha effettuato la parata o dell’arbitro se ha fischiato il fallo ecc.


In caso di azione ben riuscita, entrano in gioco le telecamere del replay. Lo schema viene quasi sempre ripetuto così per tutta la partita.
Ma quante telecamere occorrono per filmare decentemente una partica di grande importanza? E quale è in funzione nel momento del rinvio del portiere?
Se non ci abbandoniamo completamente alla passione per la nostra nazionale, se riusciamo a rimanere critici, c’è da imparare molto da una diretta sportiva.
Anche per il rispetto assoluto dell’ asse di ripresa (la squadra a destra attacca e si muove sempre verso sinistra e viceversa) e della possibilità di usare il controcampo, anche se solo in alcune occasioni.

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 disegni originali di giulio berruti ©

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