Zoom
ZOOM
Lo zoom ottico è un obiettivo a focale variabile, costruito nel 1948, per il cinema, dalla ditta Zoomak. Lo zoom consente di modificare la distanza focale con continuità, cambiando le dimensioni dell’oggetto (in avvicinamento o in allontanamento). Lo zoom ottico è composto da una parte ottica e da una parte meccanica, dove una serie di lenti allineate concentricamente, sono mosse da un meccanismo ( manuale, elettrico o elettronico) avanti e indietro sul loro asse. Queste distanze permettono di differenziare l’inquadratura senza dover alternare l’obiettivo e senza dover spostare la macchina da presa tanto che, al suo arrivo nel cinema italiano venne battezzato carrello elettrico. Venne usato, cito a memoria, per la prima volta in Italia da Francesco Rosi, nel film Il Bandito Giuliano. Le caratteristiche tecniche dei vari zoom , ovvero l’escursione focale e la luminosità sono abitualmente riportate sulla ghiera dell’ obiettivo. Altra cosa è lo zoom digitale che non è un vero ingrandimento, in quanto si limita a considerare una porzione della inquadratura e ne fa un ingrandimento. In pratica riempie gli spazi vuoti con pixel simili a quelli vicini, secondo un procedimento logico in modo del tutto analogo a quanto fanno i programmi di elaborazioni della immagine., ma dalla resa molto discutibile. Il risultato, di solito, è una visione o leggermente sfocata o dove appare la “grana”.
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