1945_Amanti perduti (Les enfants du Paradis)_2
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VEDI SCHEDA FILM – AMANTI PERDUTI_1 ( LES ENFANTS DU PARADIS)
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Trama-Plot: Nel Boulevard del crimine (così chiamato perché molti dei teatri presso “Corso” rappresentavano storie drammatiche e criminali) tra attori, giocolieri, burattinai e mimi fiorisce il folle amore tra la bella Garance e il mimo Jean Baptiste Deburau. Ma il loro destino si interseca con altri destini: Lacenaire assassino dandy che uccide il conte Monfray ricco protettore Garance. Nathalie moglie di Jean Baptiste ma che non riesce a cancellare il ricordo di Garance, e Frederic Lemaitre, che ha in passato conosciuto la giovane donna ma che ha, nella vita, un solo grande amore, il teatro.
1. Note-Notes: Il titolo originale, Les enfat du Paradis significa letteralmente “ I ragazzi del loggione ovvero i posti a teatro a prezzi popolari (la piccionaia); il secondo titolo Les Funambules, i funamboli, i teatranti è rivolto invece – ovviamente – agli attori. IL film è stato abitualmente presentato in due parti: Prima parte:Le Boulevard du Crime ( Il boulevard del Crimine, 1h42) – Seconda parte: L’homme blanc (L’uomo in bianco, 1h28
2. Note-Notes: La nascita di un capolavoro: André Paulvé viene convinto ad impegnarsi in questa impresa da Prévert e da un racconto di Jean Louis Barrault. I costi del film si rivelano, da subito, proibitivi e Paulvé e i suoi soci chiedono una partecipazione ad una ricca Casa di Produzione italiana, la Scalera. Per ammorbidire la resistenza di molti componenti la troupe (siamo nel 1943 in piena guerra), Paulvé dichiarerà che gli Scalera sono dei “Fascisti moderati”, mentre sa benissimo che la stessa Casa è nata per le pressioni di Benito Mussolini. Comunque, il film inizia le riprese il 16 agosto 1943; tutti i grandi ambienti sono ricostruiti negli Studi della Vittorina (lo scenografo Alexandre Trauner, nascosto a Tourrettes-sur- Loup, conKosma). L’8 settembre, viene firmato l’armistizio e Eisenhower, violando gli accordi di segretezza presi con gli italiani, ne dà pubblico annuncio. La notizia sorprende Scalera in viaggio verso Parigi con le paghe per attori e troupe. Naturalmente l’uomo non raggiunge Parigi e si rende irreperibile. Anche fra gli attori francesi, un notorio antisemita non si presenta più sul set. Le riprese vengono sospese. Paulvé si impegna e cerca in tutti i modi di riprendere la lavorazione ma ora sono i tedeschi che – a causa dell’armistizio firmato in Italia – si mettono di traverso. Infine è Pathé che prende in mano il progetto e il nuovo ciack viene battuto il 9 di novembre.
3. Note-Notes: Considerato dalla critica come uno dei più grandi film francesi, “Les enfants du Paradis “ ( Amanti perduti) è il frutto di un’alchimia nata da un gruppo di grandi artisti capaci di trasmettere nel film buona parte del loro talento e della loro creatività: Carné, Prévert, Arletty, Barrault, Brasseur, Trauner, Kosma .. . un cast all’ apparenza mal assortito ma che ha dato origine ad un capolavoro immortale. Il film, oggetto di un minuzioso quanto modernissimo restauro si presenta oggi nella sua bellezza originale, con immagini bellissime, e una musica sublime ricuperata con grande tecnica da un negativo ottico di cinquanta anni fa..
4. Note-Notes: Il negativo di Les Enfants du Paradis aveva già subito – a causa del suo successo – numerose manipolazioni. Il restauro ha dovuto quindi intervenire con nuove tecniche, definite 4K, le uniche in grado di alzare la definizione dell’immagine ed eliminare il “soffio” caratteristico del sonoro ottico di quel tempo. L’impresa promossa dalla Pathé ha visto la collaborazione della Immagine ritrovata di Bologna e l’Eclair Group di Parigi. Il restauro del sonoro è opera della L. E. Diapason Paris che è riuscita a conservare il timbro delle voci nel tono originale nonostante il “soffio” già ricordato. Il lavoro ha richiesto l’opera di cinquanta tecnici ed è durato un intero anno, dal settembre 2010 al settembre 2011.
5. Note-Notes: “ Realizzato sotto l’occupazione nazista dalla Pathé cinema, il film esce nelle sale nel 1945. Marcel Carnè, regista, sceneggiatura e dialoghi originale di Jacques Prévert questo film sé un perfetto connubio fra gli attori, fotografia, luci, scenografia, musica, costumi in grado di generare e un risultato estetico abbagliante. E’ considerato, ancora oggi, il primo rappresentante della “alta qualità ” francese ” prima di cedere il passo alla Nouvelle Vague. E’ un film sull’amore folle,il rapporto tra teatro e cinema, palcoscenico e la strada. Molte sequenze mitiche di questo capolavoro appartengono alla memoria collettiva e non solo della Francia:. Darei tutti i miei film in cambio della realizzazione di Les Enfants du Paradis” (François Truffaut)
6. Note-Notes: La realizzazione di questo importante lavoro, tanto popolare quanto raffinato è stato realizzato in piena occupazione nazista da André Paulve che ne ha affrontato il costo nelle prime, difficilissime settimane di lavorazione . Riprese rallentate, costose e complesse con molti spostamenti (dagli Studi Victorine a Nizza a quelli Pathé di Parigi e Joinville ). Interrotto brutalmente nel settembre 1943 , a causa della sparizione dei primi finanziatori italiani, Le grandi scenografie di Trauner e Barsacq costruite Victorine e che rappresentavano il boulevard du Temple giacciono nell’incuria e nell’abbandono; Nel mese di ottobre 1943 Pathé decide di riprendere – per nostra fortuna – le sorti del film. Ma Carné prolunga le riprese , sperando di far uscire il film nel tempo della liberazione; vi sono comunque gli allarmi aerei, la penuria di elettricità,di negativo fotografico reperito con grande difficoltà al Mercato nero. Nella troupe lavorano artisti ebrei, e altri contrari alla Repubblica di Salò costretti quindi a nascandersi anche nelle ore di lavoro per sfuggire ai controlli e ai rastrellamenti.Un attore, Robert Le Vigan, notorio antisemita abbandona il set. Le riprese, originariamente previste in quattro mesi di lavorazione, dureranno due anni assorbendo un budget enorme. Les Enfants du Paradis sarà presentato al pubblico nella Francia liberata il 9 marzo 1945 nella Francia liberata . E’ un grande successo, un trionfo che dura ancora dura ancora ai nostri giorni. ( Laurent Mannoni e Marianne Fleury )
7. Note-Notes: Un grande capolavoro romantico. Questa meraviglia deve esser giudicata – innanzittutto – come una creazione personale: quella di un poeta, Jacques Prévert innamorato della vecchia Parigi , del teatro di Boulevard du Crime . Poi, Les Enfants du Paradis si trasforma in un lavoro collettivo eseguito da una equipe tecnico-artistica eccezionale: Marcel Carné ( il Karajan dello schermo ” secondo Arletty ) alla regia, alla macchina da presa Roger Hubert . Alexandre Trauner e Leon Barsacq sono alla scenografia , Joseph Kosma e Maurice Thiriet alla il pittore Mayo disegna i costumi … Indimenticabili interpreti incarnano personaggi dalla forte personalità: Arletty (” mi chiamano Garance … “) sostiene il suo miglior ruolo nel cinema , nonostante le difficoltà personali che incontra durante . Jla lavorazione , Jean- Louis Barrault , che lavora alla pantomima dal 1930, fa rivivere splendidamente Deburau . Pierre Brasseur interpreta l’attore Frédérick Lemaître con la stessa vivacità e gioia di vivere che era appartenuta all’uomo della storia . Maria Casares debutta tremando , terrorizzata da Marcel Carné che continua a tiraneggiarla. Tutti gli altri attori eccellono nel loro ruolo da Gaston a Modot Louis Salou ,passando da Pierre Renoir , a Fabien Loris , Marcel Herrand e Jane Marken . Prévert cesellato per loro battute che esplodono come fuochi d’artificio . (Scritto per la mostra in collaborazione con la Pathé Fondazione Seydoux – Pathé , 2013)
8. Note-Notes: Raymond Borderie (direttore per la production Pathé) c’est il père de Bernard Borderie regista conosciuto anche in Italia per la fortunate serie di Angelica.
Marcel Carné
Data nascita: 18 agosto 1906 – Parigi (France)
Data morte: 31 ottobre 1996 – Clamart (Hauts-de-Seine, (France )
Da leggere :
Carné-Prévert-Trauner, les magiciens du cinéma.
Éditions Les Arènes. Parution : octobre 2012
Jean-Pierre Jeunet – Philippe Morisson – N. T. Binh
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