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Giuseppe Ferrara

Giuseppe Ferrara (Castelfiorentino, 15 luglio 1932) regista e critico cinematografico italiano.

Giuseppe Ferrara appartiene a quella categoria di uomini c he considera il rispetto delle proprie idee, il rapporto e la libertà intellettuale l’unica scelta possibile per l’uomo e per l’artista. Per questo, a 81 anni di età si trova in grosse difficoltà economiche e rischia di essere sfrattato, ovvero sbattuto fuori di casa a cercar un letto alla Caritas.

Laureato in lettere, consegue il diploma di regista al Centro Sperimentale. Durante gli anni di studio, fonda un cineclub, che propone e analizza criticamente i recenti prodotti del Neorealismo; questa attività gli merita da parte delle “autorità competenti” la nomea di sovversivo e elemento da tenere sotto controllo. Ferrara inizia la sua attività come documentarista: a partire dal 1965 realizza una ottantina di opere: di grande interesse il suo Brigata partigiana, documentario che per la prima volta vede mescolarsi immagini ricostruite con materiale di repertorio, cifra stilistica del suo cinema. Ma sono scelte nuove che faticano a trovare finanziamenti. Nel 1969 fonda la cooperativa Cine 2000 per promuovere e produrre opere altrimenti bloccate dai condizionamenti dell’industria e, appunto, del potere. Nasce così quel bellissimo film che è , Il sasso in bocca, sulla nascita e lo sviluppo del potere mafioso in Italia. E poi è la volta di Faccia di spia, dove l’amalgama tra fiction e documentario è meno evidente. In questo film Ferrara per la prima volta si avvale della presenza di nomi conosciuti ( (Francisco Rabal, Riccardo Cucciolla, Mariangela Melato, Adalberto Maria Merli ). Gli avvenimenti ricordati (Pinelli, l’omicidio di Kennedy, il colpo di Stato in Cile) sono, secondo Ferrara, voluti e programmati della CIA. Seguiranno Cento giorni a Palermo (dove si occupa dell’assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa) Ma è con Il Caso Moro che il regista riesce a a toccare i i nervi vitali del lato oscuro del nostro Paese. Questo film-denuncia lo allontanerà ancor di più dalle fonti economiche interessate al cinema tanto che riuscirà con molta fatica a mettere su pellicola i progetti prima su Roberto Calvi e poi l’attentato a Giovanni Paolo II.

Dopo alcune esperienze televisive, Ferrara firma un film sulla vita del giudice antimafia Giovanni Falcone. Nel 1995 tocca ai Servizi Segreti (deviati?) finire sotto la lente d’ingrandimento del regista , su soggetto del giornalista Andrea Purgatori, che per primo svelò i misteri nascosti dietro la caduta del DC-9 Itavia vicino  all’isola di Ustica nell’estate del 1980. Infine, un film sulle vicende del Banco Ambrosiano, del “banchiere di Dio” Roberto Calvi, film che riesce a realizzare con l’aiuto della costola produttiva della Televisione di Stato, Raicinema.

Ora, un uomo di così tanto valore e di così tanta importanza per la nostra cultura, rischia lo sfratto esecutivo. Dobbiamo costringerlo a stendere la mano prima di offrirgli quella modesta zattera di salvataggio che è la legge Bacchelli?

FILMOGRAFIA ESSENZIALE

Il sasso in bocca (1970)

Faccia di spia (1975)

La salute non si vende (1977)

Caro papà (1979)

Panagulis vive (1981)

Cento giorni a Palermo (1984)

P2 Story (1985)

Il caso Moro (1986)

Contra-diction (1987)

La posta in gioco, regia di Sergio Nasca (1988)

Narcos (1992)

Giovanni Falcone (1993)

Segreto di stato (1995)

Fascismo ieri e oggi (1995)

Donne di mafia (2001) – Miniserie TV

I banchieri di Dio – Il caso Calvi (2002)

Guido che sfidò le Brigate Rosse (2005)

L’aeroporto fantasma (2009)

I ragazzi del vesuvio (2010)

Roma nuda (2013) – Serie TV

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