La Wally_1932
Original title: LA WALLY
Regia – Direction: GUIDO BRIGNONE
Aiuto regia – Assistant director: Domenico M. Sansone
Produzione – Produced by: CINES Film
Direttore di produzione – Production manager: ?
Soggetto – Writing: tratto dal romanzo “ Diegeierwally” di Wilhelmine von Hillern, adattato da Luigi Illica come libretto per l’opera Wally di Alfredo Catalani
Sceneggiatura – Screenplay: Gianbistolfi
Cast: Germana Paolieri ( è Wally), Isa Pola ( è Afra), Carlo Ninchi ( è Hagenbach), Achille Majeroni ( è Strominger), Renzo Ricci ( è Vincenzo Gellner), Gino Sabbatini ( è Walter), Giuseppe Pierozzi ( è un contadino), Nino Altieri, Amedeo Trilli, e la cantante Giannina Arangi Lombardi
Fotografia – Director of photography: Ubaldo Arata
Operatore – Camera operator: Giulio De Luca
Musica – Original music: dall’opera omonima di Aldredo Catalani
Montaggio – Editor: ?
Scenografia – Set decoration: Gastone Medin, Ivo Perilli
Costume – Costumes: ?
Pittore – Interior decoration: ?
Direttore dei lavori – Art direction: ?
Trucco – Makeup: ?
Suono – Sound: Vittorio Trentino
Formato – Film negative format: mt 2395 bn 35mm
Durata, Runtime: 87’ minuti ca
Distribuzione – Distribution: Anonima Pittaluga
Data di uscita – Release date: ? (v.c. n. 26990 del 23.12.31)
In Francia: La wally (1932)
Genere, Genre: musicale/drammatico
Trama-Plot: Fiera della propria illibatezza, Wally, orgogliosa titolese, è costretta a bacia Hagenbach che pure ama. Per la vergogna di aver 2 ceduto2 ad un bacio, la fanciulla si ritira su una montagna. Il giovane la insegue ma viene travolto da una valanga. Per la disperazione la giovane si uccide precipitando in un baratro.
1. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ C’è una scolastica diligenza, con un buon impiego dei mezzi sonori, ma c’è anche una innegabile atmosfera teatrale e teatraleggiante (…) Questi non sono gli alpigiani e i cacciatori di Solden e dell’Hochstoff ai primi dell’Ottocento, ma i coristi di Luigi Illica, raminghi per gli scampoli di uno smisurato palcoscenico, che si estende dai monti della Svizzera ai teatri della Cines. La stonatura più evidente è in questo alternarsi di visioni alpine talvolta di per sé suggestive con altre dove la neve è gessoe forre e dirupi sono praticabili e fondali (…) guido Brignone si è dovuto sobbarcare a una impresa certo difficile, forse ingrata, anche qui il suo esperto mestiere si rivela in qualche tocco, né ci può sorprendere in chi fa del cinema da quasi vent’anni.” ( Mario Gromo in La Stampa, 21 gennaio 1932):
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Data nascita: 6 dicembre 1886, Milano (Italia)
Data morte: 6 marzo 1959, Roma (Italia)
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