Gioco perverso
ITALO MOSCATI
GIOCO PERVERSO. La vera storia di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, tra Cinecittà e guerra civile
COLLANA: Le comete
PAGINE: pp. 288
ILLUSTRAZIONI: N° 18 b/n
FORMATO: cm. 14×21
PREZZO: euro 21,00
ISBN: 978-88-7180-616-7
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Questa è una storia che attrae e fa paura. Sembra che i protagonisti siano Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, i due attori che furono fucilati dai partigiani in una via di Milano; ma è così solo in parte. Più di altri personaggi, vittime della guerra e della guerra civile che imperversarono in Italia dal 1940 al 1945, i due divi più cari al pubblico del fascismo appartengono a una lacerante vicenda che stenta a chiudersi. La loro fine è stata chiarita, ma non abbastanza; le loro colpe sono state accertate, ma non abbastanza; la decisione di fucilarli è stata motivata, ma non abbastanza. Il dramma continua, alimentato dal senso di colpa di un’Italia che fu fascista in massa e che non sa staccarsi dal passato. La luce su un periodo su cui è stato scritto molto, e di tutto, si fa a volte sfocata, confusa, e comunque sempre cupa, terribile, carica di ambiguità. Come tante vicende italiane, di ieri e di oggi.
In questa storia, l’Autore – già sceneggiatore del film Il portiere di notte – sviluppa una narrazione dal ritmo cinematografico in cui il successo e la tragica fine dei divi famosi e amati, poi derisi e condannati a morte, possono apparire persino ingredienti da romanzo e invece sono o continuano a essere carne viva, polpa, sangue di un intreccio che non si placa: Osvaldo da celebre protagonista in ruoli brillanti, ma anche epici, a torturatore; Luisa da bella ragazza dai lineamenti ingenui a complice di Osvaldo, ad ancella degli aguzzini.
L’AUTORE
ITALO MOSCATI, sceneggiatore, regista e scrittore, insegna Storia dei media all’Università di Teramo. Tra i suoi ultimi volumi, ricordiamo I piccoli Mozart e Sophia Loren. La storia dell’ultima diva, editi da Lindau; e Anna Magnani, Vittorio De Sica, Pasolini passione, editi da Eri-Ediesse.
Gioco perverso vive su due piani di lettura: il primo è quello della storia tragica ed appassionata dei due attori bene ambientata nel periodo storico in cui hanno vissuto; il secondo è nella struttura del racconto che puo servire come “esempio” di presceneggiatura per un film. Moscati infatti alterna le due vite facendole scorrere prima in parellelo ( come in un montaggio alternato) poi le riunisce cariche del loro passato e le trascina verso la tragica conclusione. Solo che in questo caso, lo scritto segue il film. Moscati ha girato la storia di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida nel 1991, mentre il libro viene editato nel 2007. Nel film Fabio Testi interpreta Osvaldo Valenti e Claudia Gerini interpreta Luisa Ferida. Trovo questo libro molto interessante e scritto bene; solo non capisco l’indicazione alla ” guerra civile”. La guerra civile vede due fazioni opposte su tutto il territorio di una nazione. La Repubblica di Salò non ha mai reclutato o combattuto oltre la linea gotica ( in realtà i suoi uomini non sono mai andati al fronte). I partigiani, inoltre, non erano considerati “un esercito” ma banditi; non mi risulta che la lotta fra i carabinieri e i banditi della Sila sia stata letta da qualche storico come una “guerra civile” . Consideriamo quegli avvenimenti per quello che sono: una repubblica fondata contro il potere legale rappresentato dai Savoia in lotta contro manipoli di uomini coraggiosi che hanno saputo e voluto scegliere la montagna piuttosto che la “divisa” del repubblichino. (Giulio Berruti)
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