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1974_Mio Dio, come sono caduta in basso!

film-anni-70Titolo originale

Original title: MIO DIO COME SONO CADUTA IN BASSO!

Regia

Direction: LUIGI COMENCINI

Aiutoregia

Assistant director: Luigi Patrizi, Massimo Patrizi

Segretaria di edizione

Script: Maria Grazia Baldanello

Produzione

Produced by: Pio Angeletti, Adriano De Micheli per la DEAN FILM

Direttore di produzione

Production manager: Mario D’Alessio

Soggetto

Writing: Luigi Comencini, Ivo Perilli

Sceneggiatura

Screenplay: Luigi Comencini, Ivo Perilli

Cast: Laura Antonelli, Alberto Lionello, Michele Placido, Ugo Pagliai, rosemarie Dexter, Karin Schubert, Michele Abruzzo, Giuseppe Caracciolo, Jean Rochefort, Lorenzo Piani, Carla Mancini, Sebastiano Indelicato, Maria Sciacca, Clemente cipriano

Fotografia

Director of photography: Tonino Delli Colli

Operatore

Cameramen: Carlo Tafani

Musica

Original music: Fiorenzo Carpi dirette da Gianfranco Plenizio

Montaggio

Editor: Nino Baragli

Assistente al montaggio

Editor assistant: Gino Bartolini

Scenografia

Set decoration: Dante Ferretti

Costumes: Dante Ferretti

Pittore

Art Department: Osvaldo Desideri

Makeup: Goffredo Rocchetti

Suono

Sound: Vittorio Massi

Formato

Film negative format: mt 3003 technicolor  35mm

Durata

Runtime: 109’ ca

Distribuzione

Distribution: TITANUS

Data di uscita

Release date: 24 ottobre 1974 ( visto censura 65414 del 19/10/1974)

In Francia: Mon Dieu, comment suis-je tombée si bas? (Paris, 10.12.75 – 108′)

In Germania Occ.: Wie tief bin ich gesunken (14.05.76 – 110′)


Genere

Genre: commedia ed erotismo

Trama-Plot: Eugenia di Maqueda, marchesa, ( Laura Antonelli) dopo una vita passata in un collegio di suore, orfana di madre e separata fin dall’infanzia dal padre che vive a Parigi, sposa Raimondo Corrao ( Alberto Lionello) . Nella prima notte di nozze, poco prima di consumare, Eugenia viene raggiunta da una telegramma  del padre che le confessa di non essere suo padre. Il suo vero padre è il padre di Raimondo, suo marito quindi anche suo fratello. La coppia cade nella disperazione ma in rispetto della morale borghese e per evitare uno scandalo che avrebbe proporzioni enormi, i due decidono di vivere comunque insieme e di comportarsi come marito e moglie ma in perfetta castità. Ha così inizio il tormento della povera contessina sempre in bilico fra castità e desidererio.  Gia durante il viaggio di nozze, la sposina viene insidiata da un conte francese (Jean Rochefort) che, tuttavia, quando apprende che si tratta di una sposa vergine scappa spaventato, lasciandola a bocca asciutta, disperata e con propositi suicidi. Poi,  mentre Raimondo si prende qualche “libertà” la contessina è costretta a vivere in castità, dedicandosi alle opere buone, ma finirà  per cedere, concedendosi al suo autista Silvano ( Michele Placido), anche se plebeo. Da quel momento,  scivola sempre più “ in basso”  conosce l’amore lesbico e finisce col desiderare di concedersi al fratello. Ma nel momento in cui stanno per consumare, vengono informati che non sono fratello e sorella. A quel punto, Raimondo desiste perchè troppo borghese ” desiderare” la propria moglie. Altro, invece, desiderare e possedere la “propria sorella”. Così, parte per la Grande guerra e muore al fronte. Lei si fa crocerossina; sul treno della Croce rossa, incontra nuovamente l’autista, ferito gravemente. Trascorrono alcuni mesi; Silvano si presenta alla sua porta, lei lo accoglie fremendo.

1. Note-Notes: Altri collaboratori del film: Stefano Bolzoni, segretario di produzione; Giancarlo Granatelli, assistente operatore, Gilberto Provenghi, aiuto trucco; Paola comencini, assistente art department.

2. Note-Notes: girato negli stabilimenti DE PAOLIS di Roma

3. Note-Notes: dalla critica del tempo: “ In Francia è il momento di Luigi Comencini: «Un cinéaste populaire au sens le plus noble du terme… parfois un grand cinéaste», leggiamo sull’ultimo numero di Cinéma 74. A parte le iperboli, bisogna riconoscere che da noi l’autore di Lo scopone scientifico è stato sempre preso un po’ sottogamba come tutti quelli che hanno scelto l’arte di far ridere; e invece in ogni film di Comencini, anche nei meno riusciti, c’è sempre almeno una sequenza da ricordare. (…) Comencini, che ha scritto il copione con Ivo Perilli, ha preferito osservare il contrasto fra una società sessuofobica e la falsa liberazione dannunziana da un punto di vista aneddotico, raccontando l’improbabile vicenda di due sposi siciliani che si scoprono fratello e sorella.(…) tutto il personaggio di Raimondo, neofita provinciale della vita inimitabile, nasce da quelle parti ed è interpretato con penetrante ironia da Alberto Lionello. Anche Laura Antonelli si difende mica male e gestisce, con maggior spirito di quanto d’abitudine non sappia fare, i tradizionali numeri di spogliarello. (Tullio Kezich, das Il Mille film. Dieci anni al cinema 1967-1977, Edizioni Il Formichiere)

Sito: Il Corriere della Sera

vedi foto film

LUIGI COMENCINI

Data nascita: 8 giugno 1916 , Salò, Lombardia (Italia)

Data morte: 6 aprile 2007, Roma (Italia

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