Titolo originale
Original title: Divina creatura
Regia
Direction: Giuseppe Patroni Griffi
Aiutoregia
Assistant director: Alfio Teruzzi
Produzione
Produced by: Alberto Adami FILMARPA srl
Direttore di produzione
Production manager: Gianni Di Clemente
Produttore esecutivo
Executive producer: Luigi Scattini, Mario Ferrari
Soggetto
Writing: Giuseppe Patroni Griffi e Alfio Valdarnini, tratto dal romanzo di Luciano Zuccoli  La divina fanciulla
Sceneggiatura
Screenplay: Giuseppe Patroni Griffi e Alfio Valdarnini
Cast: Laura Antonelli, Terence Stamp, Michele Placido, Duilio Del Prete, Ettore Manni, Carlo Tamberlani, Cecilia Polizzi, Pietro di Iorio, Marina Berti, Doris Duranti, Marcello Mastroianni (partecipazione straordinaria), Corrado Annicelli, Gino Cassani, Annamaria Cordogna, Viviana Dell’Aquila, Sergio Dorio, Renato Innocenti, Ruth League, Federico Martignoni, Pietro Meloni, Anna Melita, Agnese Pittaluga, Angelo Tomei
Fotografia
Director of photography: Giuseppe Rotunno
Operatore
Cameramen: Massimo Di Venanzio
Musica
Original music: C.A. Bixio reinterpretate da Ennio Morricone
Montaggio – Editor: Roberto Perpignani
Scenografia – Set decoration: Fiorenzo Senese
Costumes: Gabriella Pescucci. Le pellicce di Laura Antonelli sono una creazione di Sergio Soldano

Art Department: Raimondo Castelli

Makeup: Goffredo Rocchetti- truccacore del Sig. Matroianni: Alfonso Gola
Suono – Sound: Fiorenzo Magli
Formato – Film negative format: mt 3121 Technicolor 35mm
Durata – Runtime: 111′ ca . Nell’edizione francese 115′, 90′ in quella americana
Distribuzione – Distribution: Titanus
Data di uscita – Release date: 16 ottobre 1975 (vc 6 ottobre 1975)

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Genere – Genre: drammatico/erotico
Trama-Plot: Siamo nella Roma degli anni venti. Un duca, Daniele di Bagnasco, brillante frequentatore e guida dell’alta società s’innamora, ricambiato, di  Manuela una ragazza lontana dal suo ceto sociale. Dopo qualche tempo,  il duca scopre che la giovane donna frequenta un bordello di lusso della città prostituendosi per vizio e per denaro. Alla “vita” l’ha indirizzata Michele Barra, cugino del nobile. Nasce uno strano menage a tre dove tuttavia Daniele pensa di essere in grado di guidare il gioco; ma non sarà così. Per liberarsi dall’intreccio che va sfiorando il baratro la donna fugge a Parigi; Barra si vota alla camice nere e Daniele si uccide.

1. Note-Notes: Hanno collaborato al film: Alfredo Mele, assistente alla regia; Wolfango Soldati e Bruno Garbuglia, assistenti operatori; Piero Servo, operatore alla seconda macchina; Elvira D’Amico segretaria di edizione; Edgardo Romani assistente al montaggio; Olga Pedrini aiuto al montaggio; Alessandro Gioia e Bruno Cesari arredamento; Paolo Biaggetti aiuto scenografo; Tullio Lullo attrezzista; Mauro Sacripanti ispettore di produzione; Vladimiro Salvatore Csq macchinista; Rodolfo Bramucci Csq elettricista.

2. Note-Notes: Da segnalare la presenza, nel cast di Doris Duranti nel ruolo della signora Fones, tenutaria del bordello. Doris Duranti è stata una delle dive più amate dagli italiani durante il ventennio. Conosciuta anche per la sua relazione con Alessandro Pavolini, gerarca e capo del Min.Cul.Pop. Doris morirà nel 1995  a Santo Domingo, Pavolini a Dongo nel 1945 fucilato alla schiena dai partigiani.

3. Note-Notes: Ufficio stampa LUCHERINI-ROSSETTI-SPINOLA; Ufficio Stampa per la signora Antonelli: Maria Rhule

4. Note-Notes: Girato negli stabilimenti De Polis, Roma; registrazione sonora Cooperativa Fono Roma, fonico di mixage Roma Checcacci, colonna effetti sonori Luciano Anzellotti.

5. Note-Notes: Alcuni nobili discendenti di illustre casate hanno partecipato al film come comparse: Il principe Gaetano Torlonia, la principessa Rita Jussupov, la duchessa Paola Martinez Y Cabrera.

6. Note-Notes: dalla critica dell’epoca: Morandini: ” Tratto dal romanzo La divina fanciulla (1920) di Luciano Zuccoli, il film è una rovente storia d’amore e di morte: l’arrampicata sociale di Manuela (sedotta a quindici anni da un conte che la avvia alla prostituzione in un elegante bordello di Roma) tra suicidi mancati e omicidi minacciati. Cinema di grande sartoria. Nonostante l’elegante confezione, è una stolida e tragicomica burattinata, sontuosamente arredata, che si prende terribilmente sul serio. Antonelli inascoltabile.

“Patroni Griffi è regista disuguale. Affascinato, come sempre, dalle ambiguità sentimentali venate di pieghe crudeli, e da ambienti sociali putrescenti, stalvolta ha firmato un film di facciata, dove l’equivoco è più nei comportamenti che nei caratteri, e la denuncia ha modi convenzionali.” (Giovanni Grazzini – ‘Cinema ‘75′).

“Patroni Griffi ha scoperto in Zuccoli perfino un vago femminismo avanti lettera e l’ha sottolineato, risparmiando alla protagonista la brutta fine che fa nel romanzo. (…) Ma il merito del regista, al di là di una cornice ambientale e musicale impeccabile, sta nell’aver rivisitato il suo autore con misurata ironia (…) e di aver storicizzato l’estenuata problematica sentimentale sospingendola sull’orlo del baratro fascista.” (Tullio Kezich, ‘Panorama’, 6 novembre 1975)

Giuseppe Patroni Griffi
Data nascita: 27 febbraio 1921, Napoli
Data morte: 15 dicembre 2005, Roma

Scritto da Giulio Berruti mercoledì, 22 aprile 2009 alle ore 08:01 [Permalink]