• Luce e Colore

Il sesso al cinema

IL CINEMA EROTICO E GLI ITALIANI

Tutto ha inizio la sera del 26 febbraio del 1959. Sugli schermi di mezza Italia si proietta “ Europa di notte “. Un malizioso Alessandro Blasetti ha deciso di prendere per mano i suoi un po’ sessoingenui connazionali per far loro scoprire i segreti di una Europa notturna e godereccia. Perché la stragrande maggioranza degli italiani non è in grado di pagarsi un viaggio all’estero; il miracolo italiano è alle porte ma ancora non ha bussato; c’è una piaga del 14% di analfabetismo e la Fiat500 è sul mercato da poco meno di due anni. Ancora si va in chiesa tutte le domeniche per la “Messa grande”; le donne calabresi fanno il bagno a mare completamente vestite di nero e con lo scialle in testa mentre i mariti le sorvegliano dalla spiaggia in compagnia dei parenti maschi. Alla festa del Corpus Domini non c’è balcone di città che non sia adornato di coperte ricamate e immagini sacre. Nei paesi, vi sono feste patronali ancora legate saldamente a riti quasi pagani e cruenti, come i flagellanti che si battono il petto con una spugna dalla quale spuntano 33 aghi o i serpari che adornano di vipere la statua del San Domenico di Foligno, vipere vive, catturate nei giorni antecedenti la funzione.

Nell’Italia del 1959, c’era qualche possibilità di ammirare ballerine poco vestite ( minislip e stelline a coprire i capezzoli), all’avanspettacolo,  recita breve e scollacciata presentata in qualche cinema prima della proiezione pomeridiana e dell’ultima serale. A Torino, come ricordo personale, il Cinema teatro Romano, a Piazza Castello e l’Ideal, non lontano da Piazza Statuto. A Roma, la Sala Umberto. Altre possibilità? poco altro visto che nel mese di settembre dello stesso anno andrà in vigore la Legge Merlin sulle Case dalla persiane chiuse. Il cinema nostrano non offre nulla e chi si azzarda ad andare a vedere i film di Brigitte Bardot si becca la scomunica (vero!).

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Commenti [2]

  1. dino fulmine Says:

    …..e ci riteniamo un popolo civile libero colto,ecc..ecc. povera italia …come eravamo combinati.Il solito fanalino di coda , di ora ,di sempre. penso che ci sia un motivo una ragione, un qualcosa o qualcuno contro cui puntare il dito d’accusa

  2. Giulio Berruti Says:

    Non riesco a capire tanta amarezza. Se eravamo combinati così male certo che la colpa va cercata nel fascismo e nella Chiesa, alla quale un popolo superstizioso fa molto comodo. Ma, invece di lamentarci e basta, uomini di talento si sono dati da fare e tante cose sono ormai del passato; come il corpus dominis, o vedere una donna nuda che non sia tua moglie (a volte nemmeno quella vedevi). Se ha dei talenti, si sia da fare