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La cena delle beffe. note

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Genere
Genre:
drammatico

Trama-Plot: Un prepotente Neri (Amedeo Nazzari) umilia Giannetto ( Osvaldo Valenti) che giura di vendicarsi. Con una particolare macchinazione, riesce a far credere Neri pazzo ed incarcerarlo. Riesce poi ad accecarlo e facendo uso di una ingegnosa trappola notturna lo spinge ad uccidere l’amato fratello mentre crede di uccidere l’odiato Giannetto.

1. Note-Notes: Girato a Cinecittà. Valentina Cortese è al suo sesto film. Il suo esordio in Orizzonte dipinto ( 1941, regia di Guido Salvini). In pratica è nel cast, nel 1941, di quattro film.

2. Note-Notes: Come opera teatrale, la Cena delle beffe venne presentata a Roma nel 1909. Dal testo, venne tratto un libretto per un’opera musicata da Umberto Giordano ( autore dell’Andrea Chenier), presentata alla Scala di Milano nel 1924.

3. Note-Notes: Sem Benelli, commediografo, poeta, autore di sceneggiature per il cinema. Nasce a Prato il 10 agosto 1877 e muore a Zoagli, in Liguria il 18 dicembre 1949. Ha scritto drammi e commedie,  ma la grande popolarità gli derivò appunto come autore della Cena delle beffe. A lungo tempo considerato autore di secondo piano oggi, sembra venire rivalutato dalla critica moderna

4. Note-Notes: E’ il film dove Blasetti accentua l’erotismo delle immaginario italiano  con la famoso sequenza ( brevissima) di Neri che strappa la veste a Ginevra ( Clara Calamai) mostrando ad un attonito pubblico italiano il seno nudo della bella attrice.

5. Note-Notes: Dalla critica dell’epoca: La Cena delle beffe è stata pensata e preparata mentre si giravano le ultime scene della Corona di ferro: di giorno Blasetti aveva per le mani re Sedemondo con i suoi crudeli umori e di notte (…) la tragedia benelliana (…) dal simbolo poetico della Corona di ferro al dramma cupo e aspro della Cena,  Blasetti ha saputo passare conservando, pur nella diversità, stridente dei temi, il colore del suo inconfondibile cinematografo e la forza del suo stile. Trionfante sui palcoscenici di tutto il mondo, solo sullo schermo il capolavoro benelliano avrebbe potuto trovare una così spietata evidenza. E l’ha trovata, grazie al “ritmo serrato e veloce” della messa in scena, alla ” cornice sapiente di ombre e di luci e di chiaroscuri” e soprattutto alla eccelente scelta degli interpreti. ( Mino Doletti, in Film, 28 febbraio 1942)

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tutto il cinema del ventennio

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Alessandro Blasetti
Data nascita:
3 luglio 1900, Roma (Italia)
Data morte: 1 febbraio 1987, Roma (Italia)

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