• Corso Completo

I primordi del montaggio

L’ invenzione del montaggio viene generalmente attribuita al genio fantastico di Georges Méliés. Accade mentre sta filmando una piazza di Parigi. La macchina da presa si inceppa. Il tempo di sistemarla poi riprende a girare; ovviamente, le cose non sono più allo stesso posto; il vetturino se ne è andato; la vecchietta è riuscita finalmente ad attraversare la piazza ed è sparita in una via laterale; la ragazza che giocava con il cerchio si è stancata e adesso è lì, seduta in terra; ma la macchina non è stata spostata e in proiezione questo “cambiamento” della scena è immediato: Il vetturino c’è, poi non c’è più, la vecchietta in mezzo alla piazza è sparita come per magia e il passaggio della ragazza dal gioco al riposo ha dato origine ad un racconto che non corrisponde allo spazio tempo del reale ma ad un’altra dimensione. Méliès intuisce l’enorme potenzialità della scoperta e non esiterà a servirsene in Il viaggio della luna (1902) con l’uso di primitive dissolvenze e Il viaggio attraverso l’impossibile (1904). A Méliès, forse, bastava stupire ma non a Giovanni Pastrone e a David Wark Griffith che si erano resi conto da subito che riprendere una intera scena a distanza fissa imponeva enormi difficoltà al racconto; non è possibile, sosteneva Griffith, mostrare i sentimenti che animano il personaggio, l’emozione, la paura, il desiderio restando così lontani dal soggetto. Quindi osa l’inosabile: avvicina la macchina da presa al personaggio e lo riprende in primo piano! E poi, va oltre, creando il montaggio parallelo e sostenendo l’importanza di “spezzare” la sequenza in singole inquadrature incomplete da unire successivamente dando a ciascuna di loro un proprio tempo ed una durata che non è solo riferita al reale ma anche all’emozionale. Per questa ragione, e parafrasando il suo film capolavoro, possiamo attribuite a Griffith la Nascita del montaggio, che troverà poi definitiva consacrazione teorica e pratica nelle opere e nei libri di Vsevolod I. Pudovkin e Sergej M. Ejzenstejn.

Libro consigliato, per iniziare: David Wark Griffith

I primi passi del montaggio:

Esempio della “didascalia” usata come come stacco

Utilizzo di piani medi per vivacizzare una sequenza

Uso dei piani e montaggio “parallelo”

Montaggio alternato: primo esempio di “arrivano i nostri”

per orientarti:
montaggio: work in progres

Inserisci un commento

Modulo di inserimento