• Corto in Vacanza

Angoscia polinesiana

L’angoscia polynesiana ha un nome: Carta di credito.La nostra ha smesso di funzionare il giorno stesso del nostro arrivo a Tahiti, quando abbiamo cercato di pagare dell’olio solare con la Visa. Pagamento rifiutato. Pensiamo ad un disguido e non ce ne preoccupiamo. Errore! Quando dobbiamo pagare gli extra dell’albergo, si ripresenta il rifiuto. Racimolando in tutte le tasche, non riusciamo a raccogliere che 160 euro e 80 dollari che non sono sufficienti e dobbiamo ancora pagare la macchina e altri soldi per arrivare alla nave. E’ il panico. Perché qui sono le tredici, ma a Parigi sono l’una di notte.

Per fortuna l’ospitalità non è solo un di più per i turisti, ma anche cortesia e serenità. L’albergatore si accontenta di una assicurazione scritta che salderò il conto non appena mi sarà possibile; fa altrettanto il direttore della Hertz, che ci accompagna sino al porto. Salvi!

Ecco la nostra “piccola” cabina di 29 m² (ponte 8 al centro del battello) con tanto di balcone privato dove potremmo cenare qualche sera. Fa bene, almeno una volta nella vita, sentirsi milionari.!

Domani, o piuttosto questa notte, navigheremo alla volta di Moorea. Ma cosa significa Moorea?

FOTO E TESTO DI FRANCOIS BARETTE©

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