• La Sceneggiatura

Scena 1: Ambientazione.

1_ L’ambientazione della scena non sembra essere necessaria al racconto. L’unico dubbio è relativo al “tipo” di città; se una metropoli o una città di provincia. Non è un dubbio da poco. E’ una scelta che influenza il carattere dei personaggi, il loro “soma”, quindi la recitazione, i costumi, le reazioni emotive dei protagonisti. Se si localizza la storia nella provincia italiana, dobbiamo tener presente il fatto che i tradimenti in provincia sono molto nascosti ma molto più disinibiti, in particolare nelle donne che considerano quasi un dovere essere ammirate come buone amanti capaci di procurare molto piacere all’uomo che le ha scelte; e i rapporti sono destinati ad essere più duraturi. In una metropoli gli incontri sessuali hanno invece una natura più superficiale; la donna tende a raggiungere il massimo piacere e a considerare la storia come esaurita anche in un solo incontro. La scelta è tutta nelle mani dell’autore del soggetto. O avete una idea migliore?


A. LA PIAZZA DI UNA GRANDE CITTA’. UN BAR ALL’APERTO. EST/GIORNO

Scena 1.

La piazza è circondata da palazzi d’epoca, di colore giallo. I Tavoli del bar e le poltrone sono in vimini. Il dehors del bar è in legno chiaro. Stile coloniale. La luce del sole è intensa e diffusa sull’intera piazza. Il tavolo al quale siedono Giulia e Dario è parzialmente coperto da un ombrellone di tela beige. Giulia indossa un sensuale tajeur giallo mentre siede, in posizione comoda, con le lunghe gambe accavallate. E’ bionda. Capelli ondulati. Corpo sinuoso e morbido. Dario è in abito di lino beige con camicia azzurra e cravatta di seta, color oro. Ha i capelli corti e brizzolati. Il cameriere, in tenuta completa, piuttosto elegante, serve loro due aperitivi. Dario è attento, un po’ teso.

DARIO
Sei un demonio. Sei riuscita a farmi fare ciò che non ho fatto mai in due anni di matrimonio…

GIULIA
Era ora! ..non credi? Vuoi morire fedele? …Saresti l’unico al mondo. E poi non hai fatto ancora niente …..(allusiva).

DARIO
Ma credi che non lo desideri? …Ho paura (abbassa il tono di voce) ho paura di mandare tutto a monte: il matrimonio, lo studio…sarebbe un casino!

GIULIA
(canzonatoria) Tu..hai paura di mandare tutto a monte? Ma se mi hai dato appuntamento nella piazza principale della città in pieno mattino! No. La verità è che tu vuoi mandare tutto a monte…e (ammiccante) ti assicuro che ne vale la pena….

DARIO
(guardandosi attorno, preoccupato)
Non è vero, cioè….non lo so…forse ….forse ho sbagliato a farti venire qui….

Giulia, taglia corto: si protende verso di lui con atteggiamento predatorio.

GIULIA
“Non vedo l’ora di sentirti dentro di me…!

Dario esita per qualche istante, rosso in volto, come se volesse dirle qualcosa. Poi, all’improvviso, le afferra la mano, fissandola negli occhi per alcuni attimi. Fruga nella tasca con l’altra mano e tira fuori alcune banconote, che ripone sul tavolo. Quindi si alza e si allontana con passo deciso tirando Giulia con sé.

Inserisci un commento

Modulo di inserimento