• La Sceneggiatura

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lla prima scena

Sergio Monetta scrive

Si! L’intenzione originaria, confermata anche nel trattamento, era di porre Giulia in una posizione di forza rispetto a Dario. Giulia, luminosa, sicura di sé, bella, dotata di una femminilità disarmante, sovrasta in modo netto la figura del suo povero amante. Dario è un professionista di successo, raffinato, galante ma irrimediabilmente debole con le donne. Egli non ha polso: le subisce. Ha subito Marta, sebbene in modo diverso.

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Prendiamo in prestito la famosa scena dell’ “accavallamento” di Sharon Stone in Basic Instinct. In questo caso il rapporto tra i due personaggi è simile. La donna, in una posa di sfida, abusa del suo potere sessuale. L’uomo perde il controllo. E’ un po’ il clichè della seduttrice e del sedotto. I personaggi, però, sono profondamente diversi. La Stone interpreta una donna dalla femminilità prorompente ma perversa. ActressAm_Steve_15269170_400.jpg
Giulia, invece, è profondamente femmina ma nel senso “sano”, tradizionale della parola. Il suo essere incline al tradimento non altera questo suo fascino di donna, anzi, lo rafforza. D’altronde il tradimento fa parte della cultura contemporanea e di per sé non è un motivo di riprovazione sociale. Dunque, una bella donna, giovane, capelli lunghi, biondi, ondulati. Occhi color castano, “ingenui”. Veste un tajeur giallo la cui gonna, sopra il ginocchio, si ritrae 3047075579.jpggenerosamente nel momento in cui ella siede al tavolino del bar. Una Sharon Stone non sarebbe adatta. Troppo “malsana”. “Ma come vedo lui?
Come un Rupert Everett. La sua eleganza taglia perfettamente nel ruolo.”
L’abito della foto però, non è idoneo. La scena è soleggiata. L’atmosfera è calda, intima. Pertanto, rinvio a quanto scritto nel trattamento: egli indossa un completo di lino beige con camicia azzurra e cravatta di seta, color oro (alla The Great Gatsby)
Per il resto, Everett andrebbe proprio bene. Anche lo sguardo timido e vagamente sottomesso della foto rende piuttosto fedelmente l’idea del personaggio che ho in mente.

Per quanto riguarda Giulia. Ho cercato visi un po’ più maturi,
ma la falsa ingenuità dell’attrice sopra ritratta mi ha colpito molto. Giulia è giovane e, in apparenza, innocente… L’abito lilla stile Pompei, però, è orribile: meglio un tajeur giallo canarino!

La posizione nella scena?

Giulia leggermente scostata dal tavolo, almeno in un primo momento. Successivamente si protende su di esso per sferrare il colpo di grazia. Dario è piegato su se stesso. E’ combattuto, incerto. E’ a disagio. Lo si nota dalla postura e dall’espressione del suo viso.
Il corpo di Giulia è orientato in modo diretto verso di lui. Egli, invece, ha una gamba girata verso il lato della sedia, come se stesse meditando la fuga.
La scena andrebbe presentata in modo umoristico, quasi grottesco.
Immagino che questo effetto possa essere ottenuto con le giuste tecniche di ripresa.
Avevo in mente inquadrature alla Terry Gilliam (La leggenda del Re pescatore) o, ancor meglio, sul modello di Spike Lee (La 25_a ora) per intenderci

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