Quando muovere, come muovere
Il movimento, è l’anima essenziale, il “motore” del cinema. Questa affermazione sembra più che ovvia, ma proprio perché ovvia, merita di essere affrontata con serietà ed attenzione. Perché se diamo per scontato che il cinema è movimento, non sempre valutiamo a fondo che:
il movimento, la natura del movimento, è parte integrante del linguaggio e proprio il movimento è la scelta destinata a conferire qualità e carattere al nostro modo di fare cinema.
Sappiamo che i tagli di inquadratura possono essere paragonati alla voce narrante, all’ Omero che dice di Ettore e di Achille; ma riuscite ad immaginarlo immobile, fermo con la sua cetra e disposto a fidarsi semplicemente del tono della voce o dell’ armonia delle note? Certamente no. Il nostro Omero accompagnerà il racconto con una attenta e significante mimica delle mani e del corpo per suscitare negli spettatori sensi di ammirazione per Achille e umana pietà per lo straziato corpo di Ettore.
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