Sceneggiatura italiana
SCENA 1
SOGGIORNO PENSIONE MIMOSA – (Luce ed effetto)
Buio, Luce.
Con un ritmo simile al battito di un cuore e al fruscio di un disco che gira a vuoto, una immagine indefinita appare e scompare dallo schermo.
Buio, luce.
Come uscita dai corridoi della memoria, la scena si delinea più precisa e più chiara.
Buio, luce.
È il soggiorno di un piccolo albergo. La luce del sole bianchissima e violenta, esplode da una grande vetrata aperta sull’oceano. I tavoli sono coperti da una tovaglia bianca. Sul fondo si intravvede un piccolo buffet con pile ordinate di piatti e due rami di mimosa protette da due campane di vetro. Mamma entra di quinta reggendo una torta e la posa sul tavolo. P.P. Mamma ha cinquanta anni. Un viso duro, indifferente, cattivo. I capelli sono raccolti sulla nuca, ma alcune ciocche umide le cadono disordinatamente sul viso lucido.
La mano afferra un grande coltello tagliente. Con un movimento lentissimo mamma affonda la lama nella panna della torta.
Due piedi infantili, due ginocchia magre, l’orlo di colore acceso di una gonnellina: Margot.
La torta è divisa in quattro parti uguali.
MAMMA (voce off. Incolore) FRUSCIO DI UN DISCO CHE GIRA
FRUSCIO DI UN DISCO CHE GIRA
FRUSCIO DI UN DISCO CHE GIRA
Vai a chiamare i tuoi fratelli.
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