• Corso Completo

Figura intera, uso della

F.I. – Figura intera
N.S. – Near shot
P.R. – Plan rapprochè
La figura è letta dalla testa ai piedi, con poca aria (luce, cielo) in testa ed in coda.

La F.I. è un piano di ripresa estremamente agile e di grande interesse narrativo. Molti sceneggiatori, e di conseguenza molti registi, lo scelgono in funzione dell’ambiente (con la figura intera c’è spazio anche per l’ ambientazione) ma è utile soprattutto per l’attore, che può cosi esprimere il personaggio in tutte le sue sfaccettature. Nel modo di gesticolare, ad esempio, o di camminare. Usato con sensibilità, con giusta attenzione e dosato con oculatezza contribuirà non poco alla comprensione del racconto.

ok korral 1957.jpg

In questa fotografia, tratta dal film Sfida all’ OK Corral (John Sturges, 1957), la presenza dei quattro pistoleri ci propone la forza del gruppo e le intenzioni aggressive o di difesa.

panecioccol.jpg

Altro uso molto interessante della F.I. Nino Manfredi in Pane e Cioccolata, (Franco Brusati 1973) il pubblico capisce che il personaggio è un povero cristo, vestito male; dal suo modo di camminare e di gestire, trasmette allo spettatore tutte le informazioni necessarie a comprenderne il carattere e la strana situazione in cui si trova. Se il film iniziasse con questa inquadratura, noi ci concederemmo un ventaglio di possibilità narrative (è caduto dal treno? Non ha potuto comprare il biglietto e va a piedi seguendo la ferrovia?, Sta tentando il suicidio?). Questa somma di informazioni è figlia esclusiva della F.I., perché, oltre al personaggio, noi abbiamo la possibilità di vedere gli elementi che lo circondano.

Altri consigli sulla scelta della F.I. ci arrivano direttamente dall’arte. Perché ritrarre un personaggio in questo modo? Perché la F.I. ci fornisce una serie importantissima di notizie sulla persona ritratta. Il suo costume, ad esempio, dal quale possiamo ricavare non solo l’epoca ma anche il censo, e la postura capace di indicare, senza alcuna incertezza, l’importanza del personaggio ritratto.

Napoleone.%20(1812).jpg pittura romana.jpg


In questa sequenza (Suor Omicidi,Giulio Berruti, 1979):

La presenza della monaca nella prima inquadratura unita alla presenza del personaggio maschile, indica chiaramente chi è l’oppresso e chi l’oppressore. Le inquadrature successive confermano l’azione delittuosa della monaca, mentre la F.I. del personaggio maschile, una volta lasciato solo, ci conferma la sua infermità e la difficoltà dell’azione che è costretto a compiere.

Inserisci un commento

Modulo di inserimento