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A Clockwork orange

Tutto il Cinema di Stanley Kubrick

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Titolo originale: A Clockwork orange
(Arancia meccanica)
Regia: Stanley Kubrick.
aiuto Regia: Dereck Craknell

Produzione: Stanley Kubrick Production,
Warner Bros Picture, Hawk Film ltd.

Soggetto: Dalla novella di Anthony Burgess
Sceneggiatura: Stanley Kubrick e Anthony Burgess
Cast: Malcolm McDowell è Alex,
Patrick Magee, Michael Bates, Warren Clarke, John Clive,
Adrienne Corri , Carl Duering,Paul Farrell,Clive Francis,
Michael Gover, Miriam Karlin ,James Marcus,
Aubrey Morris , Godfrey Quigley,Sheila Raynor ,
Madge Ryan , John Savident,
Anthony Sharp ,Philip Stone,Pauline Taylor ,
Margaret Tyzack, Steven Berkoff ,
Lindsay Campbell, Michael Tarn, David Prowse,
Barrie Cookson ,Jan Adair,
Gaye Brown , Peter Burton, John J. Carney ,
Vivienne Chandler,Richard Connaught ,
Prudence Drage.

Fotografia: John Alcott
Effetti speciali Mark Freund
Musica: Wendy Carlos
Montaggio: Bill Butler
Scenografia Russell Hagg
Costumi Milena Canonero
Suono Brian Blamey
Formato: 35mm colore
Durata: Durata originale: 137’ ca..

Data di uscita: USA 1 gennaio 1973
Italia 19 dicembre 1971
Distribuzione: USA Warner Bros Picture
Genere: drammatico
Nazione: USA
titolo provv

Trama:
Inghilterra, in un tempo a venire imprecisato. Alex, figlio di proletari è un giovane sfaccendato: è capo di una banda di balordi con cui si dedica alla violenza e allo stupro, nonché all’ascolto appassionato della musica di Beethoven. In una delle loro notti-brave aggrediscono un barbone e attaccano una banda rivale, dopodichè irrompono nella villa di uno scrittore e Alex ne violenta la moglie, non pago, nella stessa notte aggredirà e ucciderà un’altra donna. Verrà tradito dai suoi Drughi e quindi arrestato. In carcere, al solo scopo di uscire al più presto, accetta di sottoporsi ad una terapia sperimentale di rieducazione che associa immagini violente a sensazioni dolorose e spiacevoli. La cura sembra avere effetto, infatti elimina in lui qualsiasi desiderio di violenza. Riacquistata la libertà, Alex si trova indifeso e inerme fino a subire la violenza dei suoi stessi compagni di banda, divenuti poliziotti. Terrorizzato, rifiutato dalla sua famiglia, finisce per rifugiarsi casualmente, proprio nella casa dello scrittore a cui aveva violentato la moglie. Questi, per vendicarne la morte, si è suicidata dopo lo stupro, lo spinge a sua volta al suicidio. Alex scampa per miracolo alla morte, ritorna ad essere quello che era prima della “cura”, diventa eroe nazionale e gli viene offerto di impiegare la ritrovata vocazione alla violenza per scopi istituzionali dal primo ministro in persona.


1. Note: Recensioni :
Allegoria politica, da un romanzo parzialmente autobiografico di Anthony Burgess ( ma i titoli omettevano la referenza ). Uno dei film più noti di Kubrick e, con ogni probabilità, uno fra i più controversi degli anni ’70. La polemica – la società è più violenta del teppista Alex, ma organizzata in modo efficiente – si manifesta attraverso un uso vistoso e suggestivo dei simboli contemporanei, che esercitò influenze anche sul costume. Notevole dal punto di vista cinematografico per ricerca di immagine, colore e suono ( un accurato mixage di brani del repertorio beethoveniano, Rossini, ‘ Singin in the Rain ‘, musiche originali ). Il film include numerose scene di brutalità repulsiva, tanto che, dopo la prima circolazione, l’autore dovette rimontarlo per renderlo meno violento. Prodotto – scritto – diretto da Kubrick, ‘ Arancia meccanica ‘fu candidato agli Oscar 1971 per miglior film, regia, sceneggiatura.
La critica americana fu arcigna o appena condiscendente: vide soprattutto la noia generata dalla ripetitività delle scene di violenza. La critica europea fu assai più favorevole, anche se non unanime nel giudizio positivo ( occorre ricordare che le buone accoglienze furono tutte di intellettuali, mentre il pubblico non mostrò soverchio interesse ). Nocque, certo, al film la veemenza incontrollata, spesso sopra le righe, con cui del resto volutamente si esprimeva. Forse gli nocque anche una struttura narrativa non sempre chiara ed equilibrata ( di fatto, a sequenze efficaci come lo stupro iniziale e la proiezione di orribili immagini di violenza a un Alex cui si impedisce di chiudere gli occhi, si alternano fiacche variazioni polemiche sulla società repressiva ).

Nuovo dizionario universale del cinema (Di Giammatteo)

2. Note: Recensioni:
Ambientato nel futuro, ormai alle porte, e tratto da ‘ Arancia ad orologeria ‘ di Anthony Burgess. Geniale traversata di generi ( fantascienza, storico, drammatico, comico, grottesco, orrore ), un film che mostrando la violenza vuole esserne un contro – manifesto. Accolto da polemiche e ovazioni al suo apparire ha avuto un sequestro di molti anni in Francia mentre in Gran Bretagna non può essere ancora proposto né al cinema né in videocassetta. L’ambiguità del personaggio era necessaria per mostrare le diverse violenze insite, a vari livelli, nella medicina, nella polizia, nella politica e nella gente comune. Quando Alex viene guarito, non può gestire le proprie scelte. Diventa docile non per volontà ma per allergia ( sente nausea quando cerca di usare violenza, anche se cerca di difendersi ). La più grande prova al cinema di Malcolm McDowell che ha ideato alcune scene storiche, tra cui quella dello stupro a tempo di I’m singing in the rain. Le musiche di Beethoven e Rossini rielaborate da Walter Carlos e le immagini grandangolo di John Alcott accrescono l’immersione nell’incubo. Doppiaggio italiano all’altezza dell’originale.
Dizionario di tutti i film (Farinotti)

3. Note:
Il primo gennaio 1971 Pauline Kael dalle pagine del New Yorker, accusa Kubrick di “…aver voluto fare deliberatamente della pornografia, senza averne né il talento né la passione. (…) il film travisa l’opera di Burgess: non solo è voyeuristicamente compiaciuto delle prodezze sessuali del protagonista, ma è anche moralmente rivoltante, con la sua adesione simpatetica a un mostro ripugnante come Alex, sempre compatito per le sue sofferenze a fronte di una totale indifferenza per quelle delle sue vittime(…) Il tutto è poi servito con tecnica sciatta ed elementare, nonostante fotografia e musica siano fin troppo enfatiche”.

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