Oblique, supine, a piombo

    figaro e la sua gran giornata 1931.jpg

    Sino dai primi anni dalla sua nascita, il cinema avverte l’ esigenza di “uscire” dal punto di vista dello spettatore seduto in platea per cercare nuove angolazioni in grado di aumentare le possibilità narrative. Considera che intorno alla persona o all’ oggetto che sta fotografando i punti di ripresa sono praticamente infiniti, e che ognuno di questi punti può essere utilizzato come sede di una possibile inquadratura. Non solo; individua che ad una determinata angolazione corrisponde una diversa comunicazione verso lo spettatore, ed è un valido sostegno all’ interpretazione del personaggio, accresce il pathos, o riesce semplicemente a descrivere una scena nel migliore dei modi possibili.

    Queste diverse angolazioni, che prendiamo in esame, vengono chiamate Oblique e Verticali.

    Le oblique si distinguono come:

    a) Dal basso
    b) Dall’alto

    Le verticali come:
    a) Supine
    b) A piombo

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