Bilanciare sui piani .3

    Il racconto cinematografico fa largo uso di inquadrature “sbilanciate” con poca o moltissima “aria” in testa. Osservate ad esempio, questa inquadratura di Barry Lyndon.

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    Se è vero che le montagne sullo sfondo rendono meno evidente la presenza incombente del cielo, è indubbiamente vero che è il cielo a conferire significato e profondità e “racconto” a tutta la scena. L’inquadratura sbilanciata verso l’alto è usata moltissimo nei film storici per dettare la grandiosità degli interni dei palazzi, dei castelli, o la grandiosità dei giardini.

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    altro esempio di inquadratura “sbilanciata”


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    Durante una incoronazione, ad esempio, la cattedrale dominerà con le sue colonne, le grandi vetrate e l’altissimo soffitto, l’ importante avvenimento umano conferendogli la solennità e la sacralità necessarie. Un altro genere di film che fa largo uso di questo tipo di inquadrature è il così detto “gotico”. Vampiri e vittime predestinate sono comunque e sempre succubi del paesaggio e dell’ambientazione che li circonda sì che lo spettatore assume la convinzione che né le vittime né i carnefici potranno sfuggire al loro tragico destino. I film classici sono i più indicati per osservare questo tipo di scelta narrativa.Cercate presso le Università, su internet, o qualche negozio ben fornito, Hamlet , regia di Laurence Oliver, Nosferatu il vampiro, regia di F.W. Murnau.

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