Bilanciare sui piani .1
Su terreni piani (il mare, il deserto) la cui linea dell’orizzonte non è delimitata da colline, montagne o elementi artificiali, come case e città, è necessario pensare a lungo prima di definire l’ “altezza” della linea dell’orizzonte. Variare questa linea significa comunicare meglio sensazioni di solitudine o di quiete o di minaccia.
Prendiamo, ad esempio, il mare:se vogliamo rappresentare solo gli elementi in gioco (cielo, mare) allora è necessario attribuire alle due parti, la medesima importanza.
Questa inquadratura comunica quiete, serenità, appagamento. I due soggetti rivestono per noi la medesima importanza.
Ma se è l’acqua che noi desideriamo raccontare, allora sarà sufficiente “tagliare” una parte significativa del cielo per orientare, per incanalare, l’attenzione dello spettatore.
E ancora: se noi vogliamo raccontare anche la forza dell’elemento mare, non dobbiamo più fare “esistere” il cielo, ma solo l’acqua nel suo sollevarsi e poi nel suo abbattersi con violenza contro la scogliera:
Siamo sempre su riprese “documentaristiche”, ma il nostro intervento ha una prima, chiara anche se elementare, ragione narrativa.
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