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Nemmeno il dolore

E’ stato presentato, alla fine dello scorso anno nella Sala degli Atti Parlamentari, biblioteca del Senato, Palazzo della Minerva di Roma, il libro di Adele Parrillo:

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NEMMENO IL DOLORE

Storia di un amore ucciso a Nassiryia e negato in Italia

 

Adele Parrillo ha scritto questo libro per riuscire a dire,  a se stessa, che gli anni passati accanto a Stefano Rolla sono stati anni reali e non un parto della sua fantasia..

Rifiutata come persona dalle autorità perchè “convivente”, inibita ad entrare in chiesa durante le esequie, scaricata dal pullman dei “parenti” perchè una convivente non è una congiunta nè tanto meno  una fidanzata, cui non viene negato il diritto si sentirsi una affine con diritto al cordoglio. Una vicenda che disonora l’Italia e le sue Istituzioni per aver spinto con violenza l’ autrice verso quella sottile terra dell’ irreale dove non si è più on grado di capire come si è vissuto sino a poche ore prima della tragedia e in cosa ci si è trasformati qualche minuto dopo la tragedia. Così, questa donna coraggiosa si è trovata quasi “costretta” a ripetersi le cose della sua esistenza, i momenti e gli anni di tenerezza e quelli di lavoro passati con il compagno scomparso  per sincerare se stessa che quello che lo Stato le stava negando apparteneva ed appartiene al reale, alla sua vita, al suo passato, al suo essere persona.

La Sala era stracolma di persone, segno che il problema  è sentito dalla gente che lo vive, come ha dichiarato la senatrice Anna Finocchiaro “con un senso di colpa” per quello che i legislatori, non hanno ancora saputo fare  Un senso di colpa vissuto molto probabilmente da tutti i presenti, perchè se è vero che siamo tutti partecipi del problema delle coppie di fatto e delle loro difficoltà a venire riconosciute, è altrettanto vero che nessuno di noi riesce a trovare la forza di unirsi per spingere nostri seicento legislatori a fare qualche cosa di concreto, ad alzare la testa contro chi si ostina a parlare di matrimonio sacramentale e se così non è peggio per coloro che non rispettano la volontà della Chiesa e peggio per i loro figli. Coraggio, signori deputati; la Chiesa non attizza più roghi: perderete al massimo qualche voto, non la testa sotto la mannaia di Mastro Titta. Coraggio, come ha sottolineato Franca Rame con il garbo e l’ ironia che le sono proprie,  consegnando all’ autrice e vittima di tante malinconiche ottusità,  una medaglia dove è effigiata una Giustizia, con “gli occhiali”. 

E di già che ci sono, lasciatemi confessare una piccola emozione personale vissuta in quella Sala.

Ho ricevuto, dal silenzio dei presenti, dalla solidarietà di tante senatrici, di tante donne,  la netta impressione che in quel luogo si sia consumato, finalmente, il primo vero rito funebre per Stefano Rolla

 

http://www.librimondadori.it/libri/sezioni/ricerca/scheda.jsp?

 

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