e filmare

La vacanza è il primo dei luoghi dove il cineamatore può cimentarsi senza troppe ansie. I luoghi di villeggiatura sono facili da filmare, non richiedono conoscenze tecniche approfondite e nemmeno strumenti sofisticati. Possiamo usare una qualunque telecamera e persino il telefonino, se ci aggrada. Mare o montagna, sono sempre luoghi bellissimi, ricchi di sorprese come un’ ansa tra gli scogli, una grotta poco conosciuta, una spiaggia solitaria o, al contrario, ricca di ombrelloni e persone e venditori e giovani che giocano al beach-volley.

Per non parlare poi di certi laghetti di montagna, perle di luce e di quiete incastonate fra i pini
o in gole profonde. E ci sono i fiori, gli alberi, le cime e i ghiacciai e. negli alpeggi, gli uomini che badano alla mandria e fanno il formaggio. Le persone, poi, sono belle, abbronzate, allegre e disponibili al dialogo. Dunque, anche se siete alle prime armi, cimentarsi con la vacanza mi sembra essere il tema più semplice e meno “pericoloso”.
Quello che filmerete, andrà bene comunque.

Ma c’è un “ma”.

Si torna a casa, si proietta quello che abbiamo filmato, e non tutto corrisponde a quello che avevamo visto. Il lago è quello, la spiaggia è quella, ma l’ atmosfera, il senso di quiete e di allegria sono scomparsi.

Perchè l’ emozione non è così facilmente filmabile. Occorre imparare a comunicare con la telecamera e le immagini così come impariamo a comunicare con un inglese parlando in inglese. La nostra abituale capacità di spiegarci con ” le mani” non basta se si è dietro alla telecamera e non davanti.

Scritto da Giulio Berruti domenica, 8 luglio 2007 alle ore 09:28 [Permalink]