• Film

Acciaio_1933

Titolo originale: ACCIAIO

Regia: WALTER RUTTMANN

Aiuto regia: Giuseppe Fatigati

Produzione: Emilio Cecchi per la Cines
Soggetto: Libera interpretazione di soggetto di Pirandello (Giuoca, Pietro!)
Sceneggiatura: Alter Ruttmann
Cast: Piero Pastore (Mario Vellini), Isa Pola (Gina), Vittorio Bellaccini (Pietro Ricci), Alfredo Polveroni (Giuseppe Ricci), Olga Capri (Emma Ricci), Arcangelo Aversa, Romano Calo’, Romolo Costa, Luigi Erminio D’Olivo, Giulio Massarotti, Enzo Pagliericci, Domenico Serra
Fotografia: Assimo Terzano
Operatore: Domenico Scala – Vittorio Trentino
Scenografo: Gastone Medin
Musica: G.F. Malipiero
Montaggio: Giuseppe Fatigati, Walter Ruttmann
Formato: 35 mm bianco/nero
Durata: 1839 mt. minuti  67′
Sonoro: Giuseppe Fatigati
Distribuzione: Anonima Pittaluga
Data di uscita: Aprile 1933
Genere: drammatico sentimentale.
Nazione: Italia

Titolo provvisorio: ACCIAJARIA ed anche “ACCIAJERIE” e “LE ACCIAJERIE DI TERNI”.

Trama:
Alle Acciaierie di Terni, giustappunto (vedi titoli provvisori) due operai, Mario e Pietro, corteggiano la stessa ragazza. Piero muore in un incidente sul lavoro e Mario viene ingiustamente accusato e sospettato di non essersi prodigato per salvare l’ amico. Il giovane operaio cade in una crisi profonda che riuscirà a superare solo ritornando al lavoro e all’ amore della bella Gina..

1.Note: Piero Pastore, il protagonista, è un ex centravanti della Juventus e della Nazionale B. Ha debuttato nel cinema con Ragazze non scherzate (1929)

2.Note: .Mario Soldati firma come aiuto regista ( all’epoca aiuto-direttore) ma è noto il suo contributo alla sceneggiatura.

3.Note: Nel film esiste una bella sequenza di ciclismo: una corsa dilettantistica molto ben ripresa, che si fa ricordare, come la festa del paese, il ballo domenicale e il bersagliere Mario che rientra dal servizio militare (in bici) per riprendere il suo lavoro alla Terni

4.Note: Sembra che Acciaio sia stato voluto espressamente da Benito Mussolini, per glorificare il lavoro italiano e nello stesso tempo recuperare alla “italianità” Luigi Pirandello impegnato in quegli anni negli Stati Uniti per la realizzazione del suo Come tu mi vuoi (As You Desidere Me) con Greta Garbo ed Erich von Stroheim ( 1932, regia di George Fitzmaurice).

5.Note: Benito Mussolini approva il soggetto che Pirandello scrive e raccomanda alla Cines la scelta di un regista tedesco. Viene contattato per primo Georg Pabst, che è impegnato a Parigi nella realizzazione del suo Don Chisciotte. Il regista rifiuta, secondo alcuni per il desiderio di non rientrare nella Germania hitleriana (ma lo farà nel 1939).

6.Note: Dopo Pabst, si contatta Sergej Ejzenstejn, per volere dello stesso Pirandello, che gli è amico. Ma il grande regista russo è appena tornato dalla deludente avventura in America; in particolare, si è visto proibire dal governo messicano, la proiezione pubblica del suo “Que viva Mexico” (100.000 metri di negativo impressionato!) e rifiuta. La scelta cade allora su Walter Ruttmann, documentarista di fama europea, che accetta.

7.Note: Acciaio è un buon film che la critica dell’ epoca apprezza; ma sul piano commerciale è un vero tonfo. Oggi, grazie alle qualità documentaristiche del regista, molte sequenze posso essere visionate come ottimo repertorio per un documentario industriale di quel periodo .

8.Note: Per il ruolo della protagonista, Pirandello, che ne aveva il diritto, indicò Marta Abba, sua dispotica compagna e prima interprete di tutti i suoi lavori teatrali. Ruttmann non ne volle sapere, e scelse Isa Pola, al secolo Maria Luisa Betti di Montesano. Bella, bionda, maliarda, Isa è già molto popolare per aver recitato nel primo film sonoro italiano ( 1932 La canzone dell’ amore, di Gennaro Righelli). Il figlio di Pirandello, e autore della sceneggiatura, Stefano (che si firmava Stefano Landi) ritirerà il suo nome dal film per protestare sulla scelta del regista.

9. Note: dalla critica dell’epoca: ” Cinematograficamente, Acciaio è una cosa bellissima. Sinfonista d’istinto, Ruttmann ha dato _ anche a questo film d’azione _ forma e movimento di poema. Sullo sfondo della immensa spola delle acque e ddelle macchine, ha inserito tematicamente il canto dell’amore e della vita” ( Filippo Sacchi, in Corriere della Sera, 8 aprile 1933)


Gennaro Righelli
Data nascita:
12 dicembre 1886, Salerno (Italia)
Data morte:
6 gennaio 1948, Roma (Italia)

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